Divorzio e Bollette Luce e Gas: a chi spetta la Voltura?

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In caso di divorzio chi deve sostenere le spese per la voltura? Tutte le informazioni.
In caso di divorzio chi deve sostenere le spese per la voltura? Tutte le informazioni.

In seguito a un divorzio sono diverse le cose a cui pensare, tra le quali c’è la riassegnazione delle forniture di luce, gas e acqua. A chi spetta la voltura delle utenze e come richiederla sono solo alcune delle informazioni da conoscere.

Come funziona la voltura luce e gas? 📝
Quando chiederlaQuanto costaQual è il tempo necessario
Se il contatore e le utenze sono ancora attivi23€ + IVAMassimo di 4 giorni lavorativi

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Chi paga la voltura delle utenze in caso di divorzio?

Sono diverse le possibilità e le soluzioni in caso di divorzio relative alle spese di luce, gas e acqua. Generalmente le forniture domestiche e le relative spese di queste, come ad esempio il pagamento delle bollette luce e gas o le spese di voltura, spettano al coniuge a cui è assegnata la casa coniugale.

È fondamentale che questo aspetto venga chiarito in fase di separazione e divorzio, in quanto il mancato pagamento delle spese luce, gas e acqua può portare a diverse conseguenze. Ad esempio l'inadempimento delle fatture e quindi il possibile distacco delle utenze a seguito degli avvisi da parte del fornitore.

Assegnazione casa coniugale e spese utenze: un esempio concreto! È grazie a una sentenza del 2014 del Tribunale di Catanzaro che viene stabilito che chi paga le spese relative alle forniture luce, gas e acqua sia il coniuge assegnatario dell'abitazione. Quindi è questo ad avere il diritto e il dovere di fare la modifica dell'intestazione del contratto (o voltura divorzio).

Grazie alla voltura luce e gas puoi richiedere che il contratto e le bollette siano a nome tuo, modificandone l'intestazione. Questa procedura può essere seguita nel caso in cui le utenze e il contatore risultino ancora attivi. In caso contrario potrebbero interessarti altre operazioni, ad esempio il subentro o l'allaccio.

Per un aiuto con le operazioni luce e gas come la voltura o per le attivazioni di offerte convenienti per la tua casa, non esitare a contattarci gratuitamente e senza impegno allo 02 8294 159902 8294 1599Prendi un appuntamento.

Voltura bollette luce e gas: chi si occupa dei mancati pagamenti?

Come anticipato dalla sentenza del Tribunale di Catanzaro, è l'assegnatario dell'abitazione che ha il dovere di intestarsi le forniture tramite la voltura per divorzio, così come di saldare le bollette. Questo fa sì che il coniuge che non è più intestatario dell'immobile non abbia obblighi legali in merito al pagamento delle bollette.

Tuttavia nel caso in cui il coniuge che ha assegnato l'immobile non provveda alla modifica di intestazione delle utenze, chi ha subito il danno potrebbe richiedere l'intervento del tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo a suo favore, che preveda il pagamento delle bollette rimaste insolute e degli eventuali interessi di mora.

In alternative può essere presentata la richiesta al giudice affinché venga svolta la voltura delle utenze, quindi il cambio di intestazione delle bollette.

È sempre il nuovo proprietario a richiedere la voltura? Sì, secondo la normativa vigente è il nuovo intestatario che può richiedere la voltura per divorzio delle utenze o decidere di chiudere le forniture tramite disdetta. Al contrario il precedente titolare del contratto non può procedere con la voltura, soprattutto in quanto potrebbe portare a disagi con i tempi di riattivazione dei contatori al nuovo intestatario.

Separazione e voltura delle utenze: cosa succede con la seconda casa?

Un'altra casistica che può interessare la voltura in caso di divorzio è relativa alle seconde case, quindi agli immobili dove non si è residenti. Anche in questo caso però la voltura delle utenze e il pagamento delle bollette spetta al coniuge che mantiene il possesso dell'immobile.

Il consiglio, ad esempio con una procedura di divorzio di oltre 2 o 3 mesi e conseguente disabilitazione dell'immobile, è quello di procedere con la disdetta del contratto e in seguito con il subentro. In questo modo il fornitore non procede con la fatturazione e non maturano more per bollette insolute.

I vantaggi di optare per questa opzione sono molti, ma tra questi il nuovo intestatario non dovrà saldare eventuali spese extra o problematiche relative a morosità e bollette non pagate.

Mancata voltura delle utenze del nuovo proprietario: chi deve pagare le bollette insolute? Solitamente con la voltura il nuovo intestatario si accolla le spese delle bollette insolute se è parente o coniuge del precedente intestatario o se si tratta di una voltura per decesso. Nel caso in cui non ci sia un legame tra precedente e nuovo titolare del contratto (non è l’esempio del divorzio) il nuovo intestatario non è tenuto a saldare precedenti morosità.

Come fare la voltura?

Per richiedere la modifica dell’intestazione del contratto e delle bollette tramite la "voltura divorzio" sono necessari alcuni semplici passaggi.

Nello specifico, in caso di voltura per divorzio la procedura è la stessa di quella classica e deve essere svolta dopo la firma delle carte del divorzio.

Solitamente è necessario contattare il servizio clienti del fornitore e presentare la documentazione necessaria per procedere. In alternativa puoi usufruire del nostro sportello gratuito e senza impegno allo 02 8294 159902 8294 1599Prendi un appuntamento grazie al quale puoi parlare con un operatore qualificato.

Quindi anche i dati per la voltura dopo il divorzio sono gli stessi di quella classica. Cioè:

  • Nome, cognome, codice fiscale del nuovo intestatario;
  • Numero di telefono e copia di un documento d'identità del nuovo titolare del contratto;
  • Alcuni dati dell'ex coniuge, come nome, cognome e codice fiscale;
  • Codice POD e/o Codice PDR (il primo è per la voltura luce, il secondo per la voltura gas);
  • L'indirizzo della fornitura;
  • La potenza impegnata dal contatore, per la voltura luce;
  • Se desideri la domiciliazione bancaria della bolletta, il codice IBAN.

La voltura luce e gas ha dei tempi ridotti: in massimo 4 giorni lavorativi puoi ottenere l'intestazione del contratto e delle bollette. Tuttavia ricorda che prima di ricevere le fatture intestate solo a te verrà emessa una bolletta conclusiva intestata all'ex coniuge, con i consumi da saldare fino al momento della voltura.

Vuoi sapere nello specifico come fare la voltura con il tuo fornitore? Potrebbero interessarti le nostre guide in merito.

Domande frequenti sulla voltura per divorzio 📝

La voltura in caso di divorzio non è mai gratuita. Invece l'operazione è gratis, cioè non prevede alcun costo per chi richiede il cambio intestatario, in caso di decesso del precedente titolare del contratto. Affinché sia gratuita la procedura è necessario che a presentare la richiesta sia un parente, il coniuge o l’erede.

Il soggetto volturato è il precedente intestatario del contratto. Allo stesso tempo quindi il volturante è chi si assume tutti i diritti e gli obblighi del precedente intestatario del contratto di fornitura, diventando il nuovo titolare di bollette e contratto.

La diffida è un mezzo per invitare formalmente qualcuno a svolgere un’azione o a ad astenersi da un determinato comportamento. A volte viene utilizzato dagli ex coniugi per invitare l’altro a procedere con la voltura. Nonostante la diffida, non è possibile obbligare l’ex marito o l’ex moglie a procedere con il cambio di intestazione.

Un'opzione può essere rivolgersi a un giudice, in modo da richiedere almeno il distacco delle utenze. Infatti non è possibile obbligare l'ex coniuge a svolgere la voltura, tuttavia si può richiedere la disdetta dal contratto tramite un decreto ingiuntivo. Il consiglio è quello di rivolgersi a uno studio legale per ottenere la corretta assistenza sul caso.

No, in generale non c'è l'obbligo di fare il cambio di intestazione delle utenze per legge.

Solo in una casistica specifica la voltura è obbligatoria, cioè in caso di decesso dell'intestatario del contratto. Infatti non significa mantenere attive le utenze e maturare delle morosità che potrebbero portare al distacco delle forniture, in seguito a diverse segnalazioni per mancato pagamento delle bollette.

Voltura o subentro: quale scegliere?

Voltura e subentro sono due operazioni luce e gas molto diverse. Mentre la voltura può essere richiesta nel momento in cui le utenze e il contatore risultano ancora attivi (in quanto consiste in un semplice cambio di intestazione del contratto e delle bollette), il subentro è invece la riattivazione di un contatore ormai disattivato.

Infatti quest'ultima è la procedura adatta nel momento in cui si è svolta la disdetta del contratto e le utenze non sono più attive. Per questa ragione il subentro consiste anche nella sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura.

Nel caso specifico di una separazione o di un divorzio puoi richiedere il subentro nel caso in cui in passato si sia già proceduto con la disdetta. Un esempio piuttosto esplicativo è quello della seconda casa, già anticipato.

Vuoi sapere di più su quale delle due operazioni è adatta alle tue forniture? Potresti trovare utile l'articolo dedicato all'argomento "Voltura e Subentro Luce e Gas: Differenze e Costi" in cui spieghiamo tutte le differenze, come tempi, costi e procedure.

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