Pfor Gas 2024: Qual è il prezzo del gas metano Oggi?
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Pfor è il prezzo di fornitura a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale. Si tratta di un indice che ha coinciso fino a ottobre 2022 col prezzo di riferimento del mercato tutelato per l'acquisto del gas in Italia.
Andiamo a vedere qual è il prezzo del gas oggi e in che modo il Pfor può incidere sulle bollette.
*L'indice PFORt a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale nel trimestre t-esimo (fonte A2A Energia)
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Prezzo del gas: addio al Pfor sul tutelato È doveroso precisare che il Pfor gas nel 2023 non è più indice di riferimento per il mercato tutelato. L'Autorità di Regolazione per l'Energia, Reti ed Ambiente (ARERA) ha deciso di adoperare un altro metodo per ottenere il prezzo del gas. Da ottobre 2022, infatti, non vi è più il Pfor bensì il PSV. Andiamo a vedere qual è stato l'andamento del Pfor nel 2022 ma anche negli anni precedenti. Ricordiamo che le rilevazioni del Pfor venivano effettuate non su base mensile bensì trimestrale.
Puoi vedere le variazioni del Pfor anche nel grafico che segue, aggiornato al trimestre attuale:
Fonte: elaborazione Selectra su dati ARERA.
Cos'è il Pfor Gas?
Nel mercato tutelato, l'ARERA stabiliva e aggiornava trimestralmente il valore del Prezzo di Fornitura a Copertura dei Costi di Approvvigionamento del Gas Naturale (Pfor). L'indice, prima della modifica della metodologia, si basava sulle quotazioni del gas naturale per il trimestre preso in considerazione nei mercati all'ingrosso, in particolare sull'hub TTF, il principale mercato europeo del gas.
Tra i principali fattori che influenzano il prezzo di mercato del gas pagato dai consumatori figurano il tasso di cambio euro-dollaro, il prezzo dei prodotti petroliferi ma anche il prezzo del gas nei contesti di mercato organizzati a livello internazionale. Si intuisce come la stagionalità e l'andamento generale dell'economia esercitino una forte influenza sul prezzo del gas. In estate, ad esempio, la domanda di gas diminuisce e il suo prezzo tende a diminuire, mentre durante l'inverno, quando i consumi di riscaldamento sono più elevati, il prezzo del gas è generalmente più alto.
Cosa s'intende per quotazioni forward? Il PFOR veniva stabilito all'inizio di ogni trimestre sulla base delle quotazioni forward. Tali quotazioni rappresentano una stima del prezzo futuro nei successivi tre mesi. OTC significa "over the counter" ed è un termine finanziario che indica gli scambi di gas sul TTF che avvengono tramite contratti bilaterali, all'interno di un mercato non regolamentato. La variazione del metodo di calcolo da parte di ARERA è stata dovuta principalmente al fatto che nel 2022, a causa della crisi energetica, era diventato complicato ottenere una previsione attendibile dei prezzi.
Doveroso un accenno anche ad ICIS-Heren, azienda molto conosciuta nel settore, il cui scopo è di raccogliere informazioni sui prezzi dei mercati all'ingrosso, anche su base giornaliera, e successivamente pubblicare tali indici in un database. Il PFOR di solito veniva espresso in €/MWh (unità di misura delle fonti di energia primaria) e poi convertito in €/Smc, tenendo conto del Potere Calorifico Superiore di riferimento pari a 0,038520 GJ/Smc.
Quali sono gli altri indici del mercato del gas?
Gli altri due indici molto importanti all'interno del mercato del gas sono il TTF ed il PSV. Si tratta di indici che vengono utilizzati principalmente per il mercato libero. Fondamentalmente, il PSV costituisce il valore di riferimento del gas sul mercato all'ingrosso in Italia, mentre il TTF rappresenta l'indice di riferimento del gas in Europa.
Il PSV (Punto di Scambio Virtuale) rappresenta il punto d'incontro tra domanda ed offerta per quanto concerne la compravendita del gas in Italia, mentre il TTF (Title Transfer Facility) è una piattaforma che gestisce i volumi di scambio più elevati in Europa ed è il principale punto di riferimento per i mercati europei, inclusi quelli italiani. Ciò significa che le dinamiche di mercato che influenzano i prezzi del TTF hanno inevitabili ripercussioni anche sul mercato italiano del PSV. Il seguente grafico lo dimostra chiaramente. Infatti, potrai notare una forte correlazione tra i valori dei due indici e differenze tutto sommato minime.
Quali spese compongono la bolletta del gas?
Se sei il titolare del contratto di fornitura nella tua abitazione oppure in un locale, ti sarà sicuramente capitato di avere tra le mani una bolletta del gas. Leggendo attentamente la fattura ed evitando di soffermarti esclusivamente sull'importo da pagare, avrai senz'altro notato che esistono diverse voci di spesa legate alla tua bolletta, in particolare:
- Costo della materia prima del gas naturale;
- Spese per il trasporto e la gestione del contatore;
- Spese per gli oneri di sistema;
- Imposte e l'IVA.
Eccezion fatta per le imposte, tutte le altre voci si caratterizzano per la presenza di quote fisse e variabili. Sostanzialmente, una quota è fissa quando prevede l'addebito di costi indipendentemente dai tuoi consumi di gas. Di fatto, questo significa che anche nel caso in cui non dovessi consumare nulla, non ti arriverebbe una fattura dell'importo di zero euro ma dovresti, in ogni caso, provvedere al pagamento delle quote fisse.
Inutile negare che gran parte dei costi della bolletta del gas sono legati alla materia prima, dunque alle attività di compravendita del gas naturale. Oltre ai costi che il fornitore deve sostenere per l'acquisto del gas all'ingrosso, vanno considerati anche:
- Costi di commercializzazione;
- Spread, vale a dire il margine di guadagno del gestore.
Cosa s'intende per spese di trasporto e gestione del contatore? Si tratta di costi che servono a coprire le spese per il trasporto e la distribuzione dell'energia, nonché per la gestione e la lettura dei contatori.
Gli oneri di sistema rappresentano dei costi stabiliti dall'ARERA e sono uguali per tutti gli utenti. Sotto questo aspetto, dunque, non c'è differenza tra un gestore ed un altro. Nell'ambito degli oneri di sistema, le spese che dovrai sostenere riguardano:
- Contributo per il bonus sociale;
- Recupero oneri morosità;
- Incentivi per le iniziative finalizzate al risparmio energetico.
Infine, in bolletta sono sempre presenti le tasse che riguardano l'imposta di consumo (accisa), l'addizionale regionale e l'imposta sul valore aggiunto (IVA). Tuttavia, queste tasse sono completamente soggette a variabilità, poiché dipendono dai consumi dell'utente:
- L'accisa è determinata in base alla quantità di gas effettivamente consumato.
- L'IVA viene applicata sull'importo totale della bolletta. Nel dettaglio, è del 10% per i primi 480 metri cubi/anno di gas consumato, e del 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse.
- L'addizionale regionale viene stabilita autonomamente da ogni regione, entro i limiti fissati dalla legge, in relazione alla quantità di gas effettivamente consumato.
Qual è la differenza tra mercato libero e mercato tutelato?
Il mercato tutelato è il sistema di distribuzione di energia elettrica e gas controllato dallo stato, nello specifico dall'ARERA. Compito di questo ente è di stabilire le condizioni economiche e contrattuali attraverso le quali i consumatori possono accedere al gas.
Si parla di mercato tutelato perché esso nasce come una forma di tutela nei confronti del consumatore, allo scopo di impedire l'aumento incontrollato dei prezzi. Fino a circa vent'anni fa, esisteva esclusivamente il mercato tutelato. Dai primi anni duemila, però, si è fatto strada il mercato libero dell'energia che ha affiancato il mercato tutelato.
Cosa cambierà dal 2024? A partire da gennaio 2024, salvo ulteriori proroghe, non ci sarà più spazio per il mercato tutelato ma rimarrà attivo solamente il mercato libero. All'interno del mercato libero le aziende possono decidere liberamente prezzi e servizi da offrire ai consumatori e gli utenti possono scegliere il fornitore più adatto alle loro esigenze.
Come risparmiare sulla bolletta del gas?
Il gas naturale è una fonte di energia sempre più diffusa per riscaldare case e locali, cucinare e produrre acqua calda sanitaria. Ma con l’aumento dei prezzi dell’energia, risparmiare sulla bolletta del gas è diventato un’obiettivo importante per molte famiglie e imprese. In questo articolo vedremo alcuni consigli pratici per ridurre i consumi di gas e abbassare le spese.
La prima cosa da fare per risparmiare sulla bolletta del gas è abbassare la temperatura del termostato della caldaia di un grado o due, senza sacrificare il comfort abitativo. In questo modo, si ridurrà il consumo di gas fino al 10%.
Perché è importante controllare le perdite di calore? Un altro modo per risparmiare sul gas è controllare le perdite di calore dall’edificio. Le finestre, le porte e il tetto sono i punti più vulnerabili e possono essere facilmente isolati con materiali isolanti. Inoltre, è importante controllare la tenuta degli infissi e delle porte, riparando eventuali crepe e fughe. In questo modo, si ridurrà la dispersione di calore verso l’esterno e si diminuirà il consumo di gas per il riscaldamento.
Un’altra cosa da fare per risparmiare sulla bolletta del gas è scegliere una tariffa adeguata alle tue esigenze. Per fare ciò ti consigliamo di valutare le diverse offerte dei fornitori di gas e scegliere quella più conveniente per il tuo profilo di consumo.
Meglio un'offerta gas a prezzo fisso o a tariffa variabile?
Quando si valutano le offerte per la fornitura di gas proposte dalle varie compagnie, è importante innanzitutto considerare se la tariffa è a prezzo fisso o variabile. Nella prima opzione, il cliente firma un contratto in cui il fornitore si impegna a stabilire un prezzo fisso per un certo periodo di tempo (in genere, il prezzo rimane bloccato per 12 mesi, per poi essere ridiscusso in base all'andamento del mercato e alle future stime). Nel secondo caso, invece, i costi variano a seconda delle fluttuazioni del mercato.
Per scegliere tra un'offerta di gas a prezzo fisso e un'offerta di gas a prezzo indicizzato, la domanda chiave alla quale sei chiamato a rispondere è la seguente: quanto sei disposto a rischiare? Potresti optare per un contratto a prezzo potenzialmente più alto ma garantito, oppure potresti farti carico dei rischi che il mercato propone, con la possibilità di ottenere una bolletta molto più leggera qualora i prezzi all'ingrosso del gas dovessero calare.
Aumento prezzi luce e gas: come sono cambiate le tariffe? Nel 2022 abbiamo assistito a forti oscillazioni del mercato energetico. In questa fase, gran parte delle compagnie hanno preferito optare per una tariffa a prezzo variabile e solo pochi gestori sono riusciti a proporre offerte a prezzo fisso. In un orizzonte temporale a lungo termine, il cliente che sceglie di affidarsi a un prezzo indicizzato potrebbe beneficiare di un notevole risparmio rispetto alla tariffa fissa, specie nelle fasi in cui il prezzo sul mercato diminuisce.