Valuta insieme a noi qual è la differenza tra un contatore Enel trifase e un monofase e quale scegliere per la tua casa, in base alle esigenze, in questa semplice guida.
Quali sono le differenze tra un contatore Enel trifase e un monofase? Le differenze tra un contatore trifase e un monofase non sono molto complicate, ma per capirle seriamente bisogna prestare attenzione ad alcuni dettagli. La differenza principale tra un contatore Enel trifase e un monofase riguarda l’impianto. Il contatore trifase ha un sistema basato su tre cavi di fase, come indica appunto il nome, con la presenza del cosiddetto cavo di neutro .
Il contatore monofase, invece, ha un sistema basato su una connessione che si ricava dalla trifase, ma i cavi impegnati questa volta sono due, tra cui il neutro (dunque un cavo più il cavo di neutro). Ad esempio, l’energia elettrica che viene prodotta, trasmessa e distribuita nelle grandi centrali deriva da un procedimento trifasico per motivi economici oltre che tecnici.
Mentre, viceversa, per le piccole produzioni di energia, quali quelle domestiche , si usa un contatore monofase, ricordando che comunque il sistema monofase deriva da un trifase, come già spiegato, che manda corrente alla cabina di trasformazione. Dunque si può facilmente intendere che la differenza principale sta di fatto nella differenza di tensione dei due tipi di impianti, relazionata al cavo neutro.
Differenza tra monofase e trifase :
Contatore Enel monofase : tensione di 230 VContatore Enel trifase :tensione di 380 V tra due fasi e 230 V tra una e il neutro (come il monofase)Dalla tensione si capisce come anche con un contatore Enel trifase sia possibile avere un sistema monofase, basta utilizzare solo una delle fasi, quella con il cavo neutro.
È meglio un contatore Enel trifase o un monofase? Quando si attiva un’utenza della luce il cliente può scegliere se attivare un contatore trifase o monofase. In base a quanti e quali apparecchi elettrici vengono utilizzati in casa si decide quale contatore scegliere. Di base, però, per un’utenza domestica va bene un contatore con sistema monofase per via soprattutto dei risparmi (un monofase costa meno nel complesso) anche perché il trifase è usato, fondamentalmente, da chi consuma molta più energia come le industrie o laboratori.
Ovviamente, il contatore della luce non è lo stesso per entrambi i sistemi, ma ce ne saranno diversi, quelli cioè adatti al sistema monofase e quelli al trifase. In una casa può essere utile passare a un contatore trifase Enel se si ha una piscina o un pozzo che hanno una pompa elettrica che richiede un sistema più potente del monofase. Vediamo adesso quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei contatori trifase Enel e dei contatori monofase Enel:
Contatore Trifase Vantaggi Generatore più affidabile Ottimizzati nel trasporto Possibile usare motori trifase Svantaggi Difficili da abbinare a batterie Sconvenienti per le utenze domestiche di base Contatore Monofase Vantaggi Utile per illuminazione e riscaldamento Trasmissione per grandi distanze Svantaggi Non producono un campo magnetico rotante utile ai motori elettrici Valuta la Migliore Offerta di Luce e Gas! Chiama lo 02 8294 1599 02 8294 1599 02 8294 1599 02 8294 1599 , parlerai con un consulente per risparmiare in bolletta!
Quando conviene installare un contatore trifase? Se la potenza della tua utenza è di 1,5 kW non ha tanto senso passare da un contatore monofase Enel a un trifase, fatta eccezione per qualche caso. Ma, per evitare che ci siano degli squilibri nella rete, se si ha una potenza superiore a 6 kW conviene utilizzare il sistema trifase.
Leggi anche: Conviene passare da 3 a 4,5 kW con Enel?
Proprio in virtù degli squilibri sulla rete elettrica di cui parlavamo poc’anzi, il distributore locale, che decide se accettare o meno la vostra richiesta di cambio, può respingere il cambio da trifase a monofase o viceversa. È sua responsabilità se si dovessero verificare scompensi nella rete perché se un cliente, ad esempio, richiede una fornitura monofase con una potenza di 10 kW la rete potrebbe subire cadute di tensione e dunque, dato che il distributore gestisce la rete elettrica, può respingere la richiesta tranquillamente. La potenza massima prelevabile dalla rete è pari alla somma delle potenze sulle tre fasi.
Passare da un contatore trifase a un monofase Qualora in una casa o in un locale in cui avete intenzione di trasferirvi vi sia un contatore trifase, chiaramente del vecchio proprietario, e non ne abbiate bisogno, potreste lasciare comunque tale tipo di contatore Enel. Come detto se la potenza contrattuale è la stessa non vi è alcuna differenza di tariffe, indipendentemente se ci sia un contatore trifase o monofase. Per questo si può anche non cambiare affatto il contatore in modo da non andare a spendere altri soldi per la sostituzione, a meno che non ci sia un guasto al contatore .
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Passare da un contatore monofase a un trifase Se, invece, c’è un contatore monofase Enel e desideri avere una fornitura con un contatore trifase, ci sono due possibilità per fare ciò:
Sostituire il contatore monofase con un contatore trifase con potenza adeguata a sostenere tutti i carichi richiesti e previstiInstallare un secondo contatore trifase Enel (in tal caso utilizzerai il vecchio contatore monofase per i carichi in monofase (abitazione domestica), mentre utilizzerai il secondo per i macchinari che lavorano in trifase. Tale possibilità ha, però, l’unico svantaggio di dover essere costretti a pagare due volte i costi fissi per via dei due differenti contratti. Se si tratta di un'unica unità abitativa il secondo contatore dovrà avere obbligatoriamente la tariffa altri usi (BTA, usi diversi dall'abitazione ).Quanto costa allacciare un contatore trifase e un monofase? Allacciare un contatore trifase o monofase ha lo stesso identico costo. Quello che varia è solamente il costo relativo alla quota di potenza che, chiaramente, varia a seconda della potenza stessa del contatore. Dunque se il contatore non è presente dovrai richiedere un allacciamento della luce. I costi per effettuare tale operazione sono relativi a:
quota fissa di circa 27€quota distanza , quella che c’è rispetto alla cabina di trasformazione più vicina. Questi i costi approssimativi:185€ fino a 200m;93€ in più da 200 a 700 m (per ogni 100 metri o frazione superiore a 50 metri)185€ in più da 700 a 1.200 m (per ogni 100 metri o frazione superiore a 50 metri)370€ in più oltre i 1.200 m (per ogni 100 metri o frazione superiore a 50 metri)quota potenza disponibile richiesta che dipende dalla potenza disponibile richiesta (70 € a kW all’incirca)
Costi fissi contatore trifase I costi fissi della bolletta variano in base:
alla tipologia di utenza (se domestica residente o non residente, non domestica) alla potenza impegnata Qualora tali condizioni sono le stesse, allora non ci sarà alcuna differenza in una bolletta con il contatore trifase e in una con il contatore monofase. Anche il prezzo a kWh varia perché tale prezzo si paga per la quota variabile. Un impianto trifase ha solo dei costi di realizzazione maggiori rispetto a uno monofase.
Si paga la potenza reattiva con un contatore Enel trifase? L'energia reattiva è quel tipo di energia che non viene consumata ma che viene assorbita e poi immessa nuovamente in rete. Quando è necessario un campo magnetico per il funzionamento di un'apparecchiatura , questa consumerà energia reattiva. Per fare un esempio, i motori elettrici, le lampade al neon e i televisori, consumano energia reattiva.
Tale energia deve essere limitata dato che viene comunque trasportata sulla rete aumentando le perdite. L’energia reattiva può essere trascurata su utenze domestiche dato che la potenza e i consumi non sono elevatissimi. Mentre non può essere trascurata nelle utenze diverse dalle domestiche o per tutte quelle in cui è previsto un costo aggiuntivo quando si supera una soglia di consumo.
Ricorda che: un contatore elettronico inizia a conteggiare l'energia reattiva se la potenza è superiore a 16,5 kW. La quantità di energia reattiva dipende da come funzionano i macchinari. Se funzionano correttamente, non ci saranno grossi problemi, se invece funzionano male bisogna rifasare le apparecchiature elettriche per limitare lo spreco e i consumi di energia reattiva.