Il Prezzo della Luce: quanto costa l'energia nel 2024?
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Quanto costa l'energia elettrica oggi? Il prezzo della luce dipende da molti fattori, primo tra tutti il mercato in cui si opera: in quello tutelato è ARERA che stabilisce le tariffe e le aggiorna ogni 3 mesi, mentre nel mercato libero sono i fornitori che fanno il prezzo in regime di libera concorrenza.
Scopri cosa paghi nella bolletta della luce e quanto costa l'energia elettrica.
Il prezzo della luce nel mercato libero nel 2024
Mercato libero o servizio di maggior tutela? In questo momento esistono ancora entrambi, ma il mercato tutelato è destinato a scomparire. La sua fine, più volte prorogata, è fissata a luglio 2024 e chi non avrà ancora effettuato il passaggio al mercato libero entro quella data rischia di ritrovarsi con un fornitore provvisorio che non è il più conveniente.
Nel mercato libero sono i fornitori a stabilire ed aggiornare il prezzo della luce, proponendo ai loro clienti offerte che comprendono servizi aggiuntivi, promozioni, sconti e molto spesso anche prezzi bloccati per 12 o 24 mesi. Il costo dell'energia espresso in €/kWh dipende quindi dal tipo di offerta; ecco quali sono le 3 offerte più convenienti per l'energia elettrica ad aprile 2022
💡Le migliori offerte luce di novembre 2024
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Dettaglio della bolletta:
Spesa materia energia: 24,6 €
Trasporto e gestione contatore: 8,7 €
Oneri di sistema: 3,9 €
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Dettaglio della bolletta:
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Imposte: 0 €
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Offerta fissa
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Dettaglio della bolletta:
Spesa materia energia: 22 €
Trasporto e gestione contatore: 8,7 €
Oneri di sistema: 3,9 €
Imposte: 0 €
IVA: 3,5 €
La bolletta mensile è calcolata con un consumo di 1200 kWh e include eventuali sconti previsti dall'offerta, imposte e IVA; per le tariffe indicizzate è usata una stima del prezzo del PUN (luce) del prossimo anno pubblicato dall'Autorità.
Il prezzo della luce nel mercato tutelato nel 2024
Nel servizio di maggior tutela (o mercato tutelato) ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, stabilisce le condizioni economiche e contrattuali, aggiornando il prezzo dell'energia ogni 3 mesi per l'offerta luce monoraria (con una sola fascia di consumo uguale per tutto il giorno) e bioraria (con due fasce di consumo, una diurna e una notturna). In questa tabella sono riassunti i costi della componente energia in €/kWh relativi al secondo trimestre 2022:
Fascia oraria | Mono o Bi oraria | Prezzo energia |
---|---|---|
F0 | Fascia Monoraria: una sola fascia di consumo, unica per tutto il giorno | 0,141 (€/kWh) |
F1 | Fascia Bioraria, Giorno: dalle 8 alle 19 nei giorni dal lunedì al venerdì, escluse le festività nazionali | 0,148 (€/kWh) |
F2 e F3 | Fascia Bioraria, sera, notte e festivi: dalle 19 alle 8 nei giorni dal lunedì al venerdì e tutte le ore dei giorni di sabato, domenica e festività nazionali | 0,137 (€/kWh) |
Dopo un aumento record dei costi dell'energia, iniziato già alla fine del 2021, si osserva per la prima volta dopo 6 semestri, una diminuzione della spesa per l'energia delle famiglie italiane. Questo nonostante i prezzi all'ingrosso delle materie prima continuino a salire, soprattutto a causa del conflitto in Ucraina, e poiché sono state adottate misure straordinarie per contenere la spesa delle famiglie.
Cosa pago nella bolletta della luce?
La bolletta 2.0 è chiara e semplice, frutto della Delibera 501/2014/R/COM ("Bolletta 2.0: Criteri per la trasparenza delle bollette per i consumi di energia elettrica e/o gas distribuito a mezzo di reti urbane") finalizzata proprio a uniformare le bollette per permettere ai clienti di leggerle e comprenderle meglio, indipendentemente dal fornitore scelto. La bolletta della luce nella sua prima pagina contiene una sintesi delle informazioni i più importanti: i dati della fornitura, i dati del cliente, il totale da pagare e la sintesi degli importi fatturati. Le voci di spesa che compongono il costo dell'energia elettrica sono 4:
- Spesa per la materia energia: comprende l'energia consumata e gli altri costi sostenuti dal fornitore (spese di commercializzazione e vendita, dispacciamento e perdite di rete)
- Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: costi sostenuti dal distributore per trasporto dell'energia e gestione e lettura dei contatori
- Spesa per oneri di sistema: coprono le spese di tutte le attività di interesse generale per il sistema elettrico, compreso il sostengo alle energie rinnovabili
- Totale imposte e IVA: accise e IVA che equivale al 10% per usi domestici e 22% per gli altri usi
Per contrastare l'aumento delle bollette e sostenere le famiglie in difficoltà, il Governo ha introdotto alcune misure di contenimento che hanno inizialmente ridotto e poi azzerato gli oneri di sistema e potenziato i Bonus Sociali che vengono riconosciuti direttamente in bolletta senza bisogno di presentare domanda, alle famiglie numerose o a basso reddito.
Da cosa dipende il prezzo della luce in €/kWh
Il costo del kWh non dipende solo dal mercato in cui opera il tuo fornitore, ma è influenzato anche da altre variabili, quali la potenza del tuo contatore e il tipo di cliente, domestico residente o non residente e non domestico.
- Potenza impegnata: è indicata in bolletta e si misura in kW, la potenza disponibile poi è di fatto fino al 10% in più; i contatori domestici di solito hanno una potenza impegnata di 3 kW (quindi fino a 3,3 kW di potenza disponibile); maggiore è la potenza del contatore e maggiore è la spesa per la quota potenza (misurata in €/kW/anno).
- Cliente domestico e non domestico: le offerte di fornitura energia elettrica rivolte ai clienti domestici hanno di solito tariffe più basse in quanto la luce è utilizzata in casa da persone singole o famiglie e l'aliquota iva applicata è minore
- Residente o non residente: al momento di sottoscrizione di un contratto viene richiesto sempre all'intestatario di indicare se è residente o no nell'abitazione in cui viene fornita la luce; ci sono infatti alcune piccole differenze tra tariffe residenti e non residenti.
La potenza del contatore può essere modificata in qualsiasi momento, inviando una richiesta al fornitore che può decidere di effettuare sopralluogo di un tecnico se necessario e inviare un preventivo prima di procedere; lo stesso vale per il passaggio da residente a non residente.
Come scegliere la potenza del contatore? La maggior parte delle case degli italiani è dotata di un contatore da 3 kW, che è sufficiente a supportare i consumi di una famiglia di 3 o 4 persone in un appartamento di 100 metri quadri circa. La potenza del contatore può essere aumentata (o diminuita) in ogni momento inviando una richiesta la fornitore: ecco come richiedere il passaggio da 3 a 4,5 kW oppure da 6 a 10 kW