Camino Bioetanolo: come funziona e quanto consuma?
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Il Bioetanolo è un combustibile "green" prodotto a partire da biomasse, che può essere usato al posto dell'etanolo tradizionale per alimentare le automobili oppure i caminetti, anzi, i biocamini! Come funzionano i camini a bioetanolo e quanto consumano?
L'energia sostenibile è uno degli obiettivi delle Nazioni Unite per il 2030; per raggiungerlo è importante migliore l'efficienza nella produzione e sostituire il più possibile le fonti fossili (carbone, petrolio, metano) con quelle rinnovabili. Quali sono le fonti di energia rinnovabili? Le più diffuse sono quella idroelettrica, geotermica, l'energia solare, eolica e l'energia prodotta dalle biomasse. Di questo tipo di energia fanno parte i biocarburanti: combustibili liquidi prodotti a partire dai prodotti dell'agricoltura, che possono sostituire la tradizionale benzina e gasolio.
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Bietanolo: cos'è e come si produce
Il bioetanolo è un etanolo prodotto a partire da biomasse, generalmente da cereali e colture zuccherine, quali mais, canna o barbabietola da zucchero, più di recente anche con paglia e alghe (bioetanolo di seconda e terza generazione). Rappresenta un'alternativa sostenibile alla benzina tradizionale, con la quale può essere mischiato anche in alte percentuali per alimentare i motori. Nonostante questo sia il suo uso più comune, il bioetanolo è utilizzato anche per altri scopi, ad esempio per alimentare camini o stufe che riscaldano gli ambienti interni delle case. In questo modo le emissioni di CO2 del tuo biocaminetto (o della tua biostufa) non andranno ad aumentare la concentrazione di gas serra in atmosfera, perché provengono da biomasse vegetali e non da combustibili fossili.
Mix Energetico Sapevi che nella tua bolletta della luce c'è un'informazione che non troverai in quella del gas? Si tratta del Mix Energetico: una tabella che fornisce informazioni sull'origine dell'energia elettrica che stai consumando. Qui troverai indicata, con cadenza almeno quadrimestrale, la quota percentuale di energia elettrica prodotta dalle diverse fonti, classificate in fonti rinnovabili, carbone, gas naturale, prodotti petroliferi, nucleare, altre fonti.
Come funziona un Camino a Bioetanolo
Nella maggior parte delle case il riscaldamento e l'acqua calda sono prodotti con una caldaia a condensazione alimentata con gas metano. Tuttavia esistono delle alternative: c'è chi per difficoltà di allaccio alla rete del gas preferisce un impianto autonomo con serbatoio a GPL e chi sceglie caldaie a legna, a pellet o a biomasse. I camini a bioteanolo sono anche detti biocamini o biostufe; possono essere installati anche senza canna fumaria e vengono alimentati con un combustibile liquido (il bioetanolo appunto), che viene versato nell'apposito serbatoio. È importante arieggiare l'ambiente spesso, in caso non siano dotati di canna fumaria, perché le emissioni di particolato, anidride carbonica e altri fumi sono comunque presenti e compromettono la qualità dell'aria della stanza. Rispetto ai camini tradizionali alimentati a legna presentano numerosi vantaggi (ma anche qualche svantaggio):
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Semplici da installare (non servono permessi) | Necessità di ventilare la stanza |
Non necessitano di canna fumaria | Non riscaldano quanto un camino tradizionale |
Non necessitano di corrente elettrica | Rischio di ustioni (il bioetanolo è altamente infiammabile) |
Combustibile più ecologico (bioetanolo) | Possibili cattivi odori |
Minori scarti rispetto ai camini a legna (ceneri e fumi) | |
Minore manutenzione |
I camini a bioetanolo non possono sostituire completamente l'impianto di riscaldamento, ma possono essere utilizzati per migliorare il "clima" di una stanza, regolandone la temperatura e rendendo più gradevole l'atmosfera. Esistono tre tipologie principali di biocamini, che differiscono per forma e modalità di installazione:
- Da terra (o da pavimento): è il più diffuso perché molto versatile; può essere spostato da un ambiente all'altro con grande facilità ed è adatto anche all'estero (giardino o terrazza).
- Da incasso: questi vengono montati all'interno di una nicchia costruita ad hoc nel muro, ma senza bisogno di canna fumaria.
- Sospesi (o da parete): posizionati direttamente al muro o alla parete tramite appositi agganci, come dei quadri.
Costi e consumi di un Biocamino
Esistono un'infinità di modelli e di dimensioni per i camini a bioetanolo, di conseguenza anche il prezzo varia moltissimo. Si va dai 50 € di un piccolo camino da appoggio fino ai 2000 € di un modello da incasso molto più grande. Anche la capacità di scaldare l'ambiente, espressa in kWh, influisce sul prezzo e sui costi legati al consumo di bioetanolo: da 1 kWh per i più piccoli fino a 10 kWh per modelli più grandi. Ecco alcuni esempi:
Modello | Dimensioni | Caratteristiche | Prezzo |
---|---|---|---|
Camino da Terra Stones Fp 900 | 25 x 25 x 65 cm - 11 kg | 1 bruciatore da 0,7 litri (durata fiamma circa 2 ore) | 100 € |
Camino da incasso Corn600L | 60 x 45 x 18 cm - 25 kg | 1 bruciatori da 1 litro (durata fiamma circa 3 ore) | 360 € |
Camino da parete Homcom | 110 x 54 x 14,5 cm - 25 kg | 2 bruciatori da 1,5 litri (durata fiamma circa 5 ore) | 175 € |
Un biocamino di taglia media (che eroga 3,5 kWh) può scaldare una stanza da 20 a 50 mq consumando circa 0,25 - 0,7 Kg di bioetanolo all'ora. Considerando un costo medio del bioetanolo in Italia compreso tra 2,4 e 4,6 € per litro, alimentare per un'ora un biocaminetto di dimensioni medie può costare tra gli 0,6 € e i 3,2 €.