Transizione Energetica Europea: buona, ma serve accelerare

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La transizione energetica è decisiva per l'Europa poiché mira a spostare l'accento dall'utilizzo delle fonti energetiche basate sui combustibili fossili verso fonti di energia rinnovabile. È un'impresa che richiede tempo e impegno, ma i dati positivi del 2023 fanno ben sperare.

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I risultati della transizione energetica in Europa del 2023

Il Rapporto annuale European Electricity Review 2024 stilato da Ember ha evidenziato come il processo di riorientamento dell'Europa verso fonti energetiche sostenibili abbia realizzato risultati evidenti e incoraggianti.

Di cosa si occupa Ember?

Ember è un gruppo di ricerca globale indipendente impegnato nell'accelerazione della transizione verso l'energia pulita attraverso la raccolta e l'analisi dei dati sul settore energetico e politiche ad alto impatto. L'obiettivo è un futuro energetico rimodellato intorno all'elettrificazione pulita.

Nel 2023, infatti, le fonti di energia rinnovabile sono gradualmente diventate il focus del settore elettrico europeo, segnando un importante spostamento da un passato di dipendenza dai combustibili fossili e una riduzione delle emissioni di CO2.

I dati raccolti da Ember hanno rivelato una notevole riduzione nell'uso di fonti fossili come il carbone e il gas per la produzione di elettricità nel corso del 2023. Questo declino è stato significativo, con il carbone che ha registrato una diminuzione del 26% rispetto all'anno precedente e il gas una diminuzione del 15%.

La conseguente riduzione delle emissioni del settore elettrico dell'Europa (-19%) rappresenta una delle più grandi conquiste nel settore energetico europeo, considerando che ha superato persino i risultati ottenuti durante i periodi di lockdown, cioè quando il mondo intero si è fermato. Da solo, con quota 18%, l'eolico ha coperto un terzo dell'energia elettrica europea e ha superato il gas (quota 17%).
Secondo Sarah Brown, direttrice del programma Europa di Ember:

Il settore elettrico dell'Ue è nel mezzo di un cambiamento monumentale. I combustibili fossili stanno giocando un ruolo più piccolo che mai, mentre si sta delineando un sistema con l'eolico e il solare come colonna portante.
Sarah Brown, direttrice del programma Europa (Ember)

All'energia elettrica prodotta dall'eolico si somma l'aumento di produzione di energia idrica e solare, con una copertura di circa il 44% dell'energia prodotta.

Dal canto suo, il carbone ha subito un calo del 26%, ai minimi storici (333 TWh), pari al 12% della produzione totale di elettricità dell'Europa, complice la diminuzione della domanda. Tuttavia il ribasso del carbone non è stato compensato da un aumento della produzione di gas, che è diminuita del 15%.

Leggi anche: Le centrali elettriche virtuali risolveranno la crisi energetica?

A che punto è la transizione energetica in Italia?

L'Italia appare ancora legata alla produzione di gas, arrivando a superare un quarto dell'energia prodotta dal gas (pari al 17%) e qualificandosi con 120 TWh tra i Paesi europei con la produzione di gas più alta.

Pur mantenendo una dipendenza significativa dal gas naturale, l'Italia sta affrontando sfide e opportunità nel settore energetico.

Il BelPaese ha registrato un trend incoraggiante in tema di energie rinnovabili: un aumento del 35% nella produzione di energia idroelettrica rispetto al periodo di siccità degli anni precedenti. Ha raggiunto anche traguardi interessanti per quanto riguarda la produzione di energia solare, arrivando al terzo posto (dietro a Germania e Spagna).

Cosa sono le batterie a CO2 e come impatteranno sulla transizione energetica? Scoprilo nella nostra news 100% green!

Qual è la situazione energetica negli altri Paesi europei?

Ogni Paese europeo affronta sfide uniche e adotta soluzioni differenti per adeguarsi a questa trasformazione che punta a un futuro dall'energia sostenibile.

Il successo europeo dell'energia solare

Nel 2023, l'energia solare ha proseguito la sua straordinaria crescita nell' Europa: secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), i nuovi progetti di energia solare (come il fotovoltaico) ora producono l'elettricità più economica nella storia, evidenziando la sostenibilità e la competitività dell'energia solare.

Produzione di Energia solare: Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Germania 62 TWh1. Grecia 19%1. Paesi Bassi 1.086 kWh
2. Spagna 45 TWh2. Ungheria 18%2. Spagna 948 kWh
3. Italia 31 TWh3. Spagna 17%3. Grecia 862 kWh
4. Francia 23 TWh4. Paesi Bassi 16%4. Germania 731 kWh
5. Paesi Bassi 20 TWh5. Germania 12%5. Ungheria 618 kWh
6. Polonia 12 TWh6. Italia 12%6. Belgio 603 kWh
7. Grecia 9 TWh7. Portogallo 10%7. Austria 560 kWh
8. Belgio 8 TWh8. Belgio 9%8. Media EU 553 kWh
9. Ungheria 6 TWh9. Danimarca 9%9. Danimarca 512 kWh
10. Austria N/A10. Media EU 9%10. Italia 506 kWh
-11. Bulgaria 9%11. Bulgaria 436 kWh

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

Questo trend è destinato a proseguire, con le energie rinnovabili proiettate per rappresentare il 67% del consumo totale di elettricità dell'UE entro il 2030 nell'ambito dell'iniziativa REPowerEU. All'interno di questa proiezione, si prevede che l'eolico e l'energia solare da soli contribuiranno al 55% del totale.

La Germania è emersa come il principale produttore di energia solare all'interno dell'UE nel 2023, generando 62 TWh di elettricità solare, costituendo un quarto della generazione solare totale dell'UE. Seguendo, Spagna, Italia e Francia si sono classificati rispettivamente come secondo, terzo e quarto maggiori produttori di energia solare.

In termini di quota di energia solare nella miscela energetica, la Grecia ha guidato l'Europa con il 19%, seguita dall'Ungheria al 18% e dalla Spagna al 17%, tutte nettamente superiori alla media dell'UE del 9,1%.

I Paesi Bassi si sono distinti per la loro elevata generazione solare pro capite nel 2023, con 1.086 kilowatt-ora (kWh) generati pro capite, più del doppio della media dell'Unione Europea di 553 kWh pro capite.

La generazione solare ha raggiunto un nuovo record storico di 246 TWh, in aumento di 36 TWh rispetto al 2022 (211 TWh). Nonostante una maggiore capacità installata, però, l'incremento annuale della generazione di 36 TWh (+17%) è stato solo il secondo più grande dopo l'incremento di 48 TWh (+29%) nel 2022. Con l'installazione solare che mantiene un ritmo forte, è probabile che si registrino incrementi più consistenti nel 2024.

Gli incrementi alla generazione solare dell'UE nel 2023 sono stati guidati da Spagna (+9,4 TWh), Polonia (+3,9 TWh) e Francia (+3,6 TWh), ma la crescita è stata registrata in tutto il blocco. La Spagna ha rappresentato un quarto della crescita solare dell'UE nel 2023.

Il peso dell'energia eolica nella transizione energetica

L'importanza strategica dell'eolico nel percorso verso una transizione energetica verde ed efficiente è sottolineata dal piano REPowerEU, il quale prevede che il 55% di questa quota provenga esclusivamente da eolico e solare.

Con una quota del 18%, corrispondente a 475 TWh, ha superato per la prima volta la generazione a gas (17%, pari a 452 TWh). L'UE ha registrato quindi un aumento di 55 TWh rispetto al 2022. La sua rapida espansione è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e per garantire un futuro sostenibile.

Produzione Energia Eolica: Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Germania 141 TWh1. Danimarca 58%1. Svezia 3.248 kWh
2. Spagna 64 TWh2. Irlanda 36%2. Danimarca 3.246 kWh
3. Francia 49 TWh3. Portogallo 29%3. Finlandia 2.529 kWh
4. Svezia 35 TWh4. Germania 28%4. Irlanda 2.206 kWh
5. Paesi Bassi 29 TWh5. Paesi Bassi 24%5. Germania 1.690 kWh
6. Italia N/A6. Spagna 24%6. Paesi Bassi 1.657 kWh
7. Polonia N/A7. Grecia 22%7. Spagna 1.348 kWh
8. Danimarca N/A8. Svezia 21%8. Belgio 1.292 kWh
9. Belgio N/A9. Belgio 19%9. Portogallo 1.263 kWh
10. Finlandia N/A10. Finlandia 18%10. Grecia 957 kWh
-11. Totale EU 18%-

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

La Germania si è confermata leader nella generazione eolica nell'UE, contribuendo con 141 TWh, seguita da Spagna (64 TWh), Francia (49 TWh) e Svezia (35 TWh).

Nonostante le sfide e le fluttuazioni annuali nelle condizioni del vento, la generazione eolica ha mostrato una crescita costante nel corso degli anni.

Qual è il ruolo del carbone?

La generazione di energia da carbone ha subito una netta diminuzione in Europa nel corso del 2023, consolidando un trend di declino costante nel settore. Il contributo del carbone alla produzione di elettricità si è attestato al 12%, equivalente a 333 TWh.

Produzione energetica da Carbone: Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Germania 132 TWh1. Polonia 61%1. Repubblica Ceca 2.854 kWh
2. Polonia 103 TWh2. Repubblica Ceca 40%2. Polonia 2.689 kWh
3. Repubblica Ceca 31 TWh3. Bulgaria 29%3. Bulgaria 1.597 kWh
4. Italia N/A4. Germania 26%4. Germania 1.571 kWh
5. Bulgaria N/A5. Slovenia 21%5. Slovenia 1.415 kWh
6. Paesi Bassi N/A6. Romania 14%6. Media EU 746 kWh
7. Romania N/A7. Media EU 12%7. Paesi Bassi N/A
8. Grecia N/A8. Paesi Bassi 7%8. Romania N/A

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

La Germania, in particolare, ha registrato una forte riduzione, con una diminuzione di 48 TWh nel 2023. Tale calo, rappresentativo del 40% della diminuzione totale nell'UE, è stato trainato da una crescente produzione da fonti alternative come il vento e il sole. Paesi come Polonia, Bulgaria e Italia hanno seguito la stessa tendenza, con significativi riduzioni nella generazione di energia da carbone.

La produzione di energia dal gas nel 2023

La produzione di energia da gas ha mantenuto una posizione significativa nel panorama dell'energia in Europa nel 2023, rappresentando il 17% dell'elettricità totale prodotta, pari a 452 TWh. Tuttavia, è stato registrato un calo rispetto al 19% registrato nel 2022. Sebbene abbia giocato un ruolo importante come fonte flessibile per integrare l'energia da fonti rinnovabili come il vento e il solare, il gas contribuisce alle emissioni del settore energetico.

Produzione energetica da Gas metano: Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Italia 120 TWh1. Irlanda 50%1. Irlanda 3.008 kWh
2. Germania 79 TWh2. Italia 45%2. Paesi Bassi 2.628 kWh
3. Spagna 63 TWh3. Paesi Bassi 38%3. Italia 2.009 kWh
4. Paesi Bassi 46 TWh4. Grecia 32%4. Belgio 1.464 kWh
5. Francia 31 TWh5. Portogallo 24%5. Grecia 1.436 kWh
6. Belgio 17 TWh6. Spagna 23%6. Spagna 1.327 kWh
7. Irlanda N/A7. Croazia 22%7. Portogallo 972 kWh
8. Grecia N/A8. Ungheria 21%8. Germania 935 kWh
9. Polonia N/A9. Belgio 21%9. Austria N/A
10. Portogallo N/A10. Media EU 17%10. Croazia N/A
-11. Germania 16%-

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

L'Italia si è confermata come il principale produttore di energia da gas nell'UE nel 2023, generando oltre un quarto dell'elettricità totale prodotta da questa fonte a livello comunitario, con una produzione pari a 120 TWh. Seguono Germania (79 TWh), Spagna (63 TWh), Paesi Bassi (46 TWh) e Francia (31 TWh), che insieme hanno contribuito per tre quarti alla generazione di gas nell'UE.

Nonostante la sua rilevanza, il gas è destinato a subire una significativa riduzione nel prossimo decennio, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica dell'UE. L'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) ha delineato uno scenario che richiede una riduzione drastica dell'uso di gas non trattato, con l'obiettivo di ridurne la quota nella generazione di elettricità al di sotto del 5% entro il 2035.

L'oscillazione significativa dei prezzi del gas a seguito di eventi geopolitici e crisi economiche, come il conflitto russo-ucraino e la pandemia, ha reso più urgente l'esigenza di un futuro orientato verso fonti rinnovabili e tecnologie a zero emissioni, con il gas destinato a giocare un ruolo più marginale nel mix energetico dell'UE.

Le sfide dell'energia idroelettrica

L'energia idroelettrica ha fornito un contributo importante, rappresentando il 12% del totale con una generazione di 317 TWh. Tutto ciò, nonostante non ci siano obiettivi specifici nel piano REPowerEU.

Produzione Energia Idroelettrica: Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Svezia 66 TWh1. Lettonia 61%1. Svezia 6.305 kWh
2. Francia 53 TWh2. Austria 59%2. Austria 4.371 kWh
3. Austria 40 TWh3. Croazia 46%3. Finlandia 2.529 kWh
4. Italia 38 TWh4. Svezia 40%4. Slovenia N/A
5. Germania 21 TWh5. Slovenia 33%5. Croazia N/A
6. Spagna 20 TWh6. Romania 33%6. Lettonia N/A
7. Romania 18 TWh7. Portogallo 24%7. Portogallo N/A
8. Finlandia 15 TWh8. Finlandia 19%8. Romania N/A
9. Portogallo 11 TWh9. Slovacchia 15%9. Francia N/A
10.Croazia 8 TWh10. Italia 15%10. Slovacchia N/A
-11. Media EU 12%11. Media EU N/A

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

Paesi come la Svezia, la Francia e l'Austria hanno guidato la produzione idroelettrica nell'UE nel 2023, sfruttando le risorse idriche disponibili per generare elettricità in modo efficiente.

Tuttavia, nonostante i successi, l'energia idroelettrica affronta le sfide legate alla variabilità climatica. Il 2022 è stato segnato da siccità in molti Paesi, come Spagna, Francia e Italia, mettendo in evidenza i rischi di una dipendenza eccessiva dall'idroelettrico.

Nonostante tale scenario, il 2023 ha visto significativi aumenti nella generazione idroelettrica in alcuni Paesi. In particolare, l'Italia ha registrato un aumento del 35%, seguita da Francia e Austria con incrementi del 17% e del 14% rispettivamente, recuperando rispetto al 2022.

La Svezia è stata un'eccezione, registrando una diminuzione della generazione idroelettrica, nonostante l'aumento del 48% verso la fine dell'anno rispetto al novembre 2022.

Qual è la posizione del nucleare in questa fase?

L'energia nucleare ha contribuito alla produzione energetica europea, arrivando a 619 TWh di elettricità, pari al 23% del totale della generazione. Essendo caratterizzata da emissioni di carbonio pressoché nulle, assume una certa importanza nel contesto degli sforzi per ridurre l'impatto ambientale.

Produzione di Energia Nucleare: Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Francia 336 TWh1. Francia 65%1. Finlandia 5.961 kWh
2. Spagna 57 TWh2. Slovacchia 62%2. Francia 5.191 kWh
3. Svezia N/A3. Ungheria 45%3. Svezia 4.586 kWh
4. Finlandia N/A4. Finlandia 43%4. Slovacchia 3.304 kWh
5. Belgio N/A5. Belgio 41%5. Repubblica Ceca 2.854 kWh
6. Repubblica Ceca N/A6. Bulgaria 40%6. Belgio 2.842 kWh
7. Slovacchia N/A7. Repubblica Ceca 40%7. Slovenia 2.359 kWh
8. Bulgaria N/A8. Slovenia 37%8. Bulgaria 2.324 kWh
9. Ungheria N/A9. Svezia 29%9. Ungheria N/A
10. Romania N/A10. Media EU 23%10. Media EU N/A
-11. Spagna 21%11. Spagna N/A

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

Tra i Paesi membri, la Francia si è confermata come il principale produttore di energia nucleare, generando ben 336 TWh, corrispondenti a oltre la metà (54%) dell'intera produzione nucleare dell'UE nel 2023. Seguono la Spagna con 57 TWh e la Svezia con 48 TWh.

In particolare, la Francia si distingue per avere la quota più alta di energia nucleare nella produzione elettrica, con il 65% della sua generazione proveniente da questa fonte, superando la Slovacchia (62%) e l'Ungheria (45%).

Nonostante l'importanza dell'energia nucleare, il 2023 ha registrato solo una modesta ripresa rispetto all'anno precedente, quando si era toccato il minimo storico degli ultimi trent'anni. L'aumento del 1,5% rispetto al 2022 è legato al miglioramento dell'efficienza degli impianti nucleari francesi, che avevano subito gravi interruzioni nel 2022.

Va segnalato che alcuni Paesi, come Finlandia e Slovacchia, hanno registrato un aumento della generazione nucleare nel 2023 pari rispetticamente al 34% e al 15% grazie all'entrata in funzione di nuove unità.

Al contrario, Belgio e Germania hanno subito una diminuzione della generazione nucleare a causa delle dismissioni permanenti dei reattori, con una riduzione rispettivamente di 11 TWh e 26 TWh.

Il completamento della fase di dismissione nucleare della Germania ha limitato una più ampia ripresa della produzione nucleare a livello europeo, compensata soltanto dal miglioramento della disponibilità degli impianti nucleari francesi.

Le incertezze della bioenergia

La produzione di bioenergia ha rappresentato il 5,7% del totale dell'elettricità generata in UE, pari a 153 TWh. Il settore, una volta considerato come una fonte di energia a emissioni zero, sta affrontando una maggiore attenzione a causa di un potenziale impatto ambientale negativo legato all'utilizzo di alcune forme di biomassa, specialmente quella legnosa.

Produzione di Bioenergia (biomasse): Classifica Stati UE 2023
Generazione TerawattoraPercentuale mix energeticoPro capite kilowattora
1. Germania 47 TWh1. Danimarca 21%1. Finlandia 1.806 kWh
2. Italia 16 TWh2. Finlandia 13%2. Svezia 1.051 kWh
3. Svezia 12 TWh3. Germania 9%3. Danimarca 1.025 kWh
4. Finlandia 11 TWh4. Portogallo 8%4. Germania 563 kWh
5. Francia 10 TWh5. Svezia 7%5. Repubblica Ceca 476 kWh
6. Paesi Bassi 8 TWh6. Paesi Bassi 7%6. Paesi Bassi N/A
7. Polonia 8 TWh7. Repubblica Ceca 7%7. Media EU N/A
10.Danimarca 7 TWh10. Italia 6%10. Austria N/A
11. Spagna 6 TWh11. Media EU 6%11. Portogallo N/A
12. Repubblica Ceca 5 TWh12. Austria 5%12. Italia N/A
-13. Polonia 5%13. Belgio N/A

La tabella riporta i dati dell'European Electricity Review 2024 di Ember e include solo i Paesi con una produzione di fonti superiore a 3 TWh.

Il principale combustibile per la bioenergia in Germania e Italia è principalmente il biogas mentre in molti altri Paesi europei è la biomassa.

La Germania si è confermata come il principale produttore di elettricità da bioenergia nell'UE, generando 47 TWh, seguita dall'Italia con 16 TWh e dalla Svezia con 12 TWh.

La Danimarca, la Finlandia e la Germania hanno registrato quote di bioenergia nel loro mix energetico rispettivamente del 21%, 13% e 9% nel 2023. La Finlandia, in particolare, ha evidenziato un'elevata generazione pro capite di bioenergia, con 1.806 kWh, seguita dalla Svezia e dalla Danimarca.

In linea generale si è osservato un calo della produzione per il secondo anno consecutivo. La diminuzione del 7,6% nel 2023 è stata causata principalmente dall'entrata in vigore di regole più stringenti sull'utilizzo della biomassa e sull'installazione di nuovi impianti di bioenergia, come stabilito nella Direttiva UE sull'energia rinnovabile aggiornata.

Quali sono le sfide del futuro energetico?

L'Europa è sulla buona strada in tema di transizione energetica, ma la mutevolezza degli eventi richiede una grande capacità di affrontare nuove sfide e un impegno continuo.

Per esempio, il conflitto russo-ucraino ha creato ostacoli imprevisti nel processo di transizione energetica, portando alcuni Paesi a dover ripensare temporaneamente alle proprie strategie energetiche per slegarsi dalla dipendenza del gas russo.

Ember ha posto l'accento sulla necessità di adottare misure tempestive e decisive per velocizzare la transizione energetica e in particolare della crescita sia dell'energia eolica che dell'energia solare. I risultati sono buoni, ma non del tutto in linea con il REPowerEU.

Cosa si intende per REPowerEU?

Il REPowerEU è il piano energetico con il quale l'Unione Europea prevede di finanziare gli Stati membri per progetti rivolti al risparmio energetico e al miglioramento dell'efficienza energetica.

Stando al REPowerEU, infatti, l'energia prodotta da vento e sole deve raggiungere quota 55% dell'energia totale entro il 2030 (quasi il doppio rispetto ai dati attuali). Certo, il settore solare ha raggiunto quota 56 GW di capacità, rispetto ai 41 GW registrati nel 2022, ma è lontano dalla crescita osservata nel 2022. Allo stesso tempo, l'eolico ha evidenziato un aumento del 13% nel corso del 2023, un dato positivo ma ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal piano REPowerEU (che vorrebbe vedere la sua capacità annuale crescere ancora fino al 2030).

Occorre considerare anche che, pur avendo avuto un calo del 3,4% rispetto all'anno precedente e del 6,4% rispetto all'anno prima, la domanda di energia elettrica non dovrebbe più scendere oltre il dato registrato per il 2023 con l'aumento dell'elettrificazione.

Qual è stata la domanda di elettricità in Europa ?

Nel corso del 2023, l'Europa ha registrato una domanda di elettricità pari a 2.697 TWh, segnando un calo del 3,4% rispetto all'anno precedente, quando la domanda era stata di 2.790 TWh. Questo calo ha portato la quota dell'UE nella domanda globale di elettricità al 9%.

Le quattro principali economie dell'UE hanno rappresentato oltre la metà (58%) della domanda totale di elettricità dell'UE, con la Germania in testa con il 19% (515 TWh), seguita dalla Francia con il 17% (464 TWh), dall'Italia con il 12% (315 TWh) e dalla Spagna con il 9.5% (256 TWh).

A livello continentale, la domanda pro capite di elettricità si è attestata a 6.1 MWh nel 2023, con la Finlandia (14,7 MWh) e la Svezia (13,2 MWh) che presentano una domanda pro capite più che doppia rispetto alla media dell'UE. Questo fenomeno è spiegato principalmente dalle condizioni climatiche più rigide e dal maggior livello di elettrificazione (veicoli elettrici e pompe di calore).

Al contrario, paesi come Spagna (5,4 MWh), Italia (5,3 MWh) e Polonia (3,5 MWh) hanno una domanda pro capite inferiore alla media. La situazione dovrebbe cambiare con l'aumento dell'elettrificazione, soprattutto nei settori del trasporto, del riscaldamento residenziale e dell'industria. Attualmente, solo il 21% del consumo finale di energia nell'UE proviene dall'elettricità, ma con l'introduzione di tecnologie elettrificate, questo dato è destinato a crescere.

Dopo essere aumentata per tutto il decennio 2010, la domanda dell'UE ha raggiunto il picco nel 2008 con 1.036 TWh. Da allora è rimasta sostanzialmente stabile, con solo piccoli cali. Nel 2023, la domanda è stata inferiore del 6% rispetto al picco, pari a 974 TWh: la Germania ha mostrato uno dei maggiori cali dal 2008, diminuendo del 16% (-97 TWh). Al contrario, la domanda di elettricità della Polonia è aumentata del 12% (+11 TWh) e ha rappresentato il 6,4% della domanda di elettricità dell'UE nel 2023, rispetto al 5,2% del 2008.

I dati sulle emissioni CO2

Nel corso del 2023, l'Unione Europea ha compiuto importanti progressi nella riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dalla generazione di elettricità: la diminuzione è stata pari al 19% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 653 milioni di tonnellate di CO2.

Tra i Paesi membri, la Germania, la Polonia e l'Italia hanno continuato a rappresentare una grande parte delle emissioni del settore energetico, nonostante una diminuzione complessiva: la Germania ha registrato una riduzione del 29% rispetto all'anno precedente mentre la Polonia e l'Italia hanno ancora una quota significativa di emissioni, rispettivamente il 17% e il 13% del totale delle emissioni dell'UE nel settore energetico.

Al contrario, la Francia si è distinta per un basso livello di emissioni, rappresentando solo il 4,4% del totale delle emissioni nel 2023. Ciò è stato attribuito alla sua bassa dipendenza dalle fonti energetiche fossili nel mix energetico nazionale.

Nonostante i progressi compiuti, però, vi è ancora la necessità di ulteriori sforzi per ridurre ulteriormente le emissioni nel settore energetico e perseguire gli obiettivi di riduzione dell'impatto climatico stabiliti a livello globale. La transizione verso fonti energetiche più pulite e sostenibili rimane una priorità fondamentale per l'UE e i suoi Stati membri.

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