TIMOE ARERA: Cos'è il Testo Integrato Morosità Elettriche?

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Il TIMOE, o Testo Integrato Morosità Elettriche, è un documento pubblicato dall'ARERA che ha l'obiettivo di regolare e gestire le azioni da intraprendere nei casi di morosità per quanto concerne la fornitura dei servizi energetici.

Il documento è valido a partire dal 1 Gennaio 2019 anche se in questi anni sono state effettuate delle modifiche. L'ultimo testo, infatti, è datato Aprile 2023.

Come funziona la messa in mora?

La messa in mora è un procedimento che il fornitore di energia può applicare nei casi in cui un utente sia moroso, ovvero abbia dimenticato di pagare una o più bollette entro la data di scadenza indicata in fattura oppure abbia effettuato il pagamento ma in ritardo.

Se sei ancora inadempiente con il tuo vecchio gestore ma hai deciso di passare ad un'altra compagnia, è probabile che in una delle bollette ti possa essere addebitato il Corrispettivo CMOR, cioè un indennizzo che l'ex compagnia ti richiede per il mancato saldo di una o più bollette. È quanto ha stabilito l'ARERA attraverso il Testo Integrato del Sistema Indennitario a carico del cliente moroso (TISIND).

Va, però, fatta una precisazione sulle tempistiche. Infatti, il tuo ex fornitore non potrà immediatamente addebitarti i costi dell'indennizzo ma dovrà attendere tra i 6 ed i 12 mesi dalla data dell'avvenuto passaggio al nuovo gestore, a condizione che l'importo dell'indennizzo sia pari o superiore a 10 euro. Inoltre, l'addebito dell'indennizzo deve essere preceduto da un'apposita comunicazione.

Tra l'altro, non è nemmeno così scontato che ti possa essere riconosciuta la possibilità di passare ad un nuovo fornitore. Se le morosità pregresse sono molte, infatti, il TIMOE riconosce al nuovo gestore la possibilità di rifiutare la richiesta di switching.

Come scaricare il testo del TIMOE? Il testo del documento ARERA può essere scaricato in formato PDF sul sito dell'Autorità (www.arera.it). Per comodità, ti offriamo la possibilità di effettuare il download del TIMOE direttamente da qui. In questo modo, potrai archiviare il documento sul tuo dispositivo ed accedervi in qualsiasi momento, senza che sia necessario essere connessi ad Internet.

Cosa accade alle utenze se non saldi le bollette?

La procedura prevede che il fornitore possa richiedere al distributore di procedere con la sospensione della fornitura a causa di un contatore moroso. Chiaramente, non accadrà mai che il giorno dopo la scadenza di una bolletta non ancora saldata il fornitore proceda con tale richiesta.

In verità, le compagnie luce e gas sono obbligate a fornire adeguata comunicazione al cliente rispetto alla decisione di avvio del procedimento di messa in mora. Tra l'altro, è necessario prestare attenzione anche alle modalità attraverso cui l'azienda provvede a notificare al cliente l'avviso. ARERA, infatti, stabilisce che le comunicazioni debbano essere tracciabili e che, dunque, a tale scopo possano essere utilizzate soltanto:

  1. Raccomandate A/R;
  2. Posta Elettronica Certificata (PEC).

La comunicazione deve, infine, riportare la data entro la quale potrai provvedere al saldo delle bollette, pena la sospensione delle forniture.

Quando comincia la sospensione?

Dopo che siano trascorsi almeno 3 giorni lavorativi dal termine ultimo per il pagamento che ti era stato notificato, il fornitore può procedere con l'inoltro della richiesta di sospensione all'azienda locale di distribuzione.

Affinché tale richiesta possa diventare effettiva, è necessario che siano trascorsi 15 giorni dall'invio della raccomandata oppure 10 giorni dalla ricezione dell'avviso di consegna della PEC. Potrebbero essere necessari più di 20 giorni, in caso di avviso al cliente tramite raccomandata, qualora il fornitore disponga di una prova certa della data di invio. In ogni caso, è importante ribadire che il gestore è legittimato a richiedere la sospensione della fornitura dopo che siano trascorsi 3 giorni lavorativi dalla data di scadenza della PEC o della raccomandata.

Come viene sospesa la fornitura? La sospensione non avviene mai in modo immediato. Nei primi 15 giorni andrai incontro ad una riduzione della potenza disponibile pari al 15%. Trascorso questo termine, qualora la posizione non sia ancora stata regolarizzata, l'erogazione dei servizi energetici verrà definitivamente interrotta.

Solo dimostrando di aver saldato le morosità nei termini stabiliti dalle comunicazioni del fornitore potrai evitare i provvedimenti di messa in mora e sospensione. Spetta a te informarti circa le modalità di comunicazione del pagamento accettate dal fornitore, anche in base ai canali di contatto disponibili.

Come riattivare un contatore sospeso per morosità? Molto dipende anche dal soggetto che presenta la richiesta di riattivazione. Dal punto di vista tecnico, la procedura prende il nome di subentro. Se l'operazione viene richiesta dal soggetto moroso, la riattivazione potrà avvenire solo dopo il saldo del debito. Se, invece, la richiesta viene presentata da un soggetto che non ha alcun legame con il soggetto moroso, il nuovo inquilino potrà riattivare le forniture e non avrà l'obbligo di saldare i debiti dell'ex intestatario della fornitura. Ricordiamo che la procedura di subentro prevede dei costi, in quanto vi sono delle spese sostenute sia dal gestore sia dal distributore.

In quali casi spettano dei rimborsi al cliente finale?

Il TIMOE è molto preciso per quanto concerne le modalità e le tempistiche che i fornitori di servizi energetici dovranno rispettare. In caso contrario, spetterà proprio ai fornitori riconoscere al cliente finale un indennizzo che può essere versato in forma diretta oppure all'interno della prima fattura utile. 

Tra l'altro, qualora venga dimostrata l'inottemperanza dei fornitori rispetto alle indicazioni fornite dal TIMOE sui casi di morosità, i gestori dovranno procedere alla riattivazione della fornitura e non potranno addebitare alcun costo al cliente finale.

Quali clienti non possono subire l'interruzione della fornitura?

Vi sono alcuni clienti ai quali, anche in caso di morosità, non è possibile sospendere la fornitura. Stiamo parlando dei cosiddetti clienti non disalimentabili, tra i quali rientrano, ad esempio, coloro che utilizzano l'energia elettrica per ragioni di salute (dispositivi salvavita). Anche alcune strutture pubbliche e private (scuole, ospedali, carceri, case di cura) non possono essere disalimentate ma possono subire esclusivamente un procedimento di messa in mora.

Alcuni consigli per non dimenticare di pagare le bollette

Abbiamo visto che, in caso di gravi morosità, potrebbero esserci conseguenze non molto piacevoli per i clienti finali che utilizzano i servizi energetici. Sappiamo bene che lo stress e gli impegni del quotidiano potrebbero far perdere di viste alcune scadenze. Di seguito, forniremo alcuni consigli che potrebbero aiutarti a tenere traccia delle tue bollette:

  • Utilizza un calendario o un'app di gestione delle scadenze per annotare tutte le date di scadenza delle tue bollette. Imposta promemoria in modo da ricevere notifiche qualche giorno prima della scadenza;
  • Specie se provvedi al saldo delle fatture attraverso il bollettino postale, è importante conservare tutte le bollette e le relative ricevute in un luogo facilmente accessibile e ben organizzato. A tale scopo, potresti utilizzare dei raccoglitori o delle cartelle;
  • Paga le bollette tramite l'addebito automatico su conto corrente. La domiciliazione bancaria è il metodo di pagamento più sicuro, in quanto ti mette al riparo da qualsiasi rischio di insolvenza. Esso prevede, infatti, che l'importo delle bolletta venga addebitato direttamente sul tuo conto corrente il giorno della scadenza della fattura;
  • Utilizza l'area clienti o l'app mobile del tuo fornitore. Ormai, tutte le compagnie luce e gas dispongono di un'area clienti web, all'interno della quale potrai facilmente gestire le tue utenze. Dall'area riservata avrai la possibilità di consultare in qualsiasi momento lo stato dei pagamenti, così da essere informato circa la presenza di eventuali bollette non ancora saldate;
  • Se condividi l'appartamento con altre persone, considera la possibilità di suddividere le responsabilità dei pagamenti delle bollette. Assegna ad un coinquilino o familiare il compito di provvedere alla gestione delle utenze e, dunque, anche al saldo delle fatture.

Alcuni consigli per gestire al meglio le utenze

Poc'anzi abbiamo fornito dei suggerimenti per evitare che le bollette possano essere pagate in ritardo. C'è, però, da sottolineare che i casi di morosità, specie quelli più gravi, non sempre sono legati ad una semplice dimenticanza. Alla base di tutto, infatti, vi sono delle difficoltà economiche che potrebbero compromettere la capacità del titolare del contratto di fornitura di provvedere al saldo delle bollette. Di seguito, dunque, alcuni consigli per una gestione più oculata delle utenze:

  1. Pianifica un budget mensile che includa tutte le tue spese più importanti e ricorrenti, tra cui i costi delle utenze;
  2. Riduci i consumi di elettricità e gas adottando comportamenti più responsabili. Spegni luci e dispositivi quando non li utilizzi, ottimizza l'uso dell'aria condizionata e assicurati che la casa sia ben isolata;
  3. Considera l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Sebbene abbiano un costo iniziale più elevato, risparmierai denaro a lungo termine poiché ti permetteranno di ottenere bollette più basse;
  4. Periodicamente, confronta le offerte luce e gas proposte fornitori di energia per assicurarti di ottenere la migliore tariffa. Spesso, cambiare fornitore può tradursi in risparmi significativi. Sta a te, ovviamente, valutare quella che potrebbe essere la tariffa migliore per le tue esigenze, scegliendo tra una tariffa fissa (prezzo dell'energia bloccato per un determinato periodi di tempo) o tariffa variabile (prezzo che segue l'andamento dei mercati energetici);
  5. Molte aziende offrono tariffe scontate durante le ore non di punta. Per usufruire di questa opportunità, è importante sottoscrivere un contratto con tariffa multioraria ed utilizzare elettrodomestici ad alto consumo energetico durante le fasce orarie nelle quali i costi della materia prima sono più bassi;
  6. Controlla regolarmente le tue bollette per accertarti che i consumi e i costi siano corretti. Segnala eventuali discrepanze al tuo fornitore. Per ottenere sempre bollette allineate ai tuoi consumi, ricorda di effettuare l'autolettura;
  7. Se hai difficoltà a pagare una bolletta, cerca di affrontare il problema tempestivamente contattando il tuo fornitore. Evita di accumulare debiti che potrebbero diventare ingenti e difficili da ripagare e prova eventualmente a chiedere una rateizzazione;
  8. Alcuni fornitori offrono servizi aggiuntivi, come l'assistenza domestica o servizi di connettività. Valuta attentamente se ne hai realmente bisogno prima di aggiungerli al tuo contratto, in quanto i costi mensili potrebbero lievitare;
  9. Scegli una tariffa a prezzo fisso in modalità "rata all inclusive". Si tratta di un'opzione offerta da alcuni fornitori di energia e gas (ad esempio NeN), i quali, sulla base dei consumi dell'anno precedente, ti offrono la possibilità di pagare ogni mese lo stesso importo per le tue utenze. Al termine del primo anno di fornitura, verrà effettuato un confronto tra costi e consumi ed eventuali eccedenze verrebbero spalmate sulle rate dell'anno successivo. In questo modo, potrebbe essere più facile pianificare il budget mensile da destinare alle utenze.