3 Cose che non sai sullo Switching Energia Elettrica

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switching energia elettrica

Partiamo dalla traduzione letterale del termine switching che significa passaggio. Tale termine associato al settore elettrico indica il cambio di gestore (ad esempio il passaggio da Enel Energia a Eni o da Edison a Sorgenia e così via) reso possibile dalla liberalizzazione del mercato e dalla concorrenza sui prezzi tra i fornitori di luce come anche di gas.

Con il termine tasso di switching, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) indica la percentuale di famiglie che annualmente decide di cambiare fornitore oppure di passare dal mercato di maggior tutela al mercato libero. Secondo la Relazione 2020, il 14,3% dei clienti domestici (cioè 4,2 milioni di famiglie) ha cambiato fornitore almeno una volta nel corso dell'anno.

Fonte: ARERA - Indagine annuale sui settori regolati e il SII. Relazione ARERA 2020

1. Cambiare Fornitore è Gratuito per tutti i Clienti

Lo switching non ha alcun costo per il cliente sia per la fornitura d'energia elettrica che per il gas. Ciò significa che puoi cambiare gestore quando vuoi senza limiti di permanenza né il pagamento di penali per la rescissione anticipata del contratto. Questo permette a tutti i clienti di muoversi liberamente nel mercato dell'energia e di approfittare dei vantaggi offerti dalle tariffe più convenienti del mercato.
Oltre ad essere gratis, il passaggio ad un nuovo gestore è davvero facile e in alcuni casi (specie per le offerte sottoscrivibili completamente online) è a portata di click. Sono necessari dei dati semplici da reperire che tutti i clienti possono trovare ben in vista in bolletta luce nella sezione dedicata ai dati della fornitura, ovvero:

  • i dati dell'intestatario della fornitura;
  • il Codice POD per l'energia elettrica (e il codice PDR se si tratta della fornitura gas);
  • l'indirizzo di fornitura e, se diverso, l'indirizzo di fatturazione (quello dove vuoi che ti vengano recapitate le bollette);
  • la mail se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;
  • l'IBAN se scegli di domiciliare le bollette (per alcune offerte è obbligatorio).
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Vuoi anche tu approfittare dello switching ma non sai quale offerta scegliere tra le tante presenti sul mercato? Enel Energia, Sorgenia, Eni Gas e Luce, Iren, A2A e tanti altri: c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Siamo qui per darti una mano: contattaci e ti seguiremo passo passo dalla scelta del fornitore più adatto a te alle pratiche per il passaggio.


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2. È Necessario Cambiare il Contatore?

La risposta è no! Il contatore non ha nulla a che vedere con il fornitore d'energia elettrica. La rete elettrica, contatore compreso, è di proprietà del distributore dell'energia elettrica e non del fornitore. Per questo tutti i contatori della luce (siano essi di e-Distribuzione, Areti, Ireti, ecc.) possono essere attivati con il fornitore che meglio si adatta alle tue esigenze.

Per essere più chiari, facciamo un esempio: se vivi in una zona in cui e-Distribuzione gestisce la rete elettrica, significa che in casa è presente un contatore Enel che puoi però attivare con il fornitore che preferisci del mercato libero, sia esso Enel Energia, Eni Gas e Luce, Sorgenia, Edison e così via. 

3. Cambiare Gestore Luce è Davvero Obbligatorio?

Mercato Libero Quando? Ecco la data aggiornataA luglio 2024 ci sarà la fine del mercato tutelato questo significa che i fornitori del Servizio di Maggior Tutela scompariranno.

La data di scadenza del mercato tutelato serve a rispondere alla domanda relativa all'obbligo di cambiare fornitore o meno. Nessun cliente è obbligato allo switching, ma è pur vero che i clienti al momento serviti in maggior tutela dovranno provvedere a cambiare gestore (cioè a passare ad un fornitore del mercato libero) entro luglio 2024. Cosa succede ai clienti del tutelato che non passeranno al mercato libero entro tale data di scadenza?
Ancora non è chiaro, sono al vaglio varie proposte. È bene pertanto sottolineare che la soluzione più comoda per tali clienti è quella di muoversi a tempo e passare al mercato libero prima della fatidica fine del mercato di maggior tutela. Quindi non si tratta di un obbligo, ma tuttalpiù di una esortazione per fare in modo che tutti i clienti (anche coloro che sono ancora serviti in Maggior Tutela) entrino con consapevolezza e piena autonomia a far parte del libero mercato dell'energia.