Spesa per la Materia Energia: Cosa Significa?
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State leggendo la vostra bolletta della luce e non avete capito a cosa si riferisce questa voce? Bene, con questa guida vi spieghiamo in dettaglio quali costi sono compresi nella spesa per la materia energia.
La spesa per la materia energia
Nella bolletta della luce la spesa totale che il cliente deve pagare comprende le seguenti voci:
- la spesa per la materia prima
- la spesa per il trasporto e la gestione del contatore
- gli oneri generali di sistema
- le imposte
Esse si trovano nel grafico a torta, o a ciambella per intenderci, che appare nella prima pagina della nostra bolletta appena la apriamo. Qui di seguito riportiamo un esempio con il grafico in questione:
Fonte: elaborazione su dati dell'Autorità - Tariffe Maggior Tutela II trimestre 2019
In Italia la spesa per la materia prima energia può variare a seconda della tipologia di mercato elettrico. Nel mercato libero il prezzo dell’energia - uno degli importi relativi alla spesa materia prima - può essere differente: le tariffe offerte dai fornitori sono tantissime e il consumatore può scegliere quella più conveniente. Nel mercato tutelato, invece, i prezzi della componente energia sono stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ogni tre mesi.
In Particolare Come leggere una bolletta dell'energia e quali sono le componenti della bolletta energetica?
La spesa per la materia prima energia nel mercato tutelato
La spesa per la materia energia comprende una quota fissa e una quota energia a consumo che varia a seconda delle fasce orarie per utenze con contatore elettrico e in base ai consumi energetici dell’utente. Nello specifico la voce “spesa per la materia energia” comprende le seguenti voci:
Quota Fissa (€/anno; non dipendente dai consumi)
- PCV: è il prezzo di commercializzazione utile a coprire i costi fissi che riguardano la gestione commerciale
- DISP bt: si tratta del prezzo di dispacciamento (la parte fissa) applicato a tutti i clienti senza distinzioni di mercato
Quota Energia (€/kWh; costi sostenuti dal fornitore)
- PE: il prezzo dell’energia elettrica riguarda il costo per l’acquisto della materia prima e per le perdite sulle reti
- PD: il prezzo del dispacciamento copre i costi per gestire i flussi di energia sulla rete
- PPE: il prezzo di perequazione serve a garantire che i costi pagati dal consumatore siano i costi effettivi sostenuti dalle società per il dispacciamento e l’approvvigionamento
- DISP bt: si tratta della componente di dispacciamento (la parte variabile questa volta) che viene applicata in base ai consumi ai clienti di entrambi i mercati
La componente di perequazione si applica solo nel mercato tutelato ed è stata introdotta dall’Autorità per l’Energia per garantire l’equilibrio tra i costi sostenuti dalle società di distribuzione e dai fornitori per la fornitura di servizi specifici (a partire dal 1º gennaio 2008) con gli importi pagati dai consumatori. Questi servizi sono svolti dall’Acquirente Unico, società pubblica controllata dal Gestore dei Servizi Energetici. AU garantisce che i costi pagati dal cliente per il prezzo energia e il dispacciamento equivalgano ai costi di acquisto e dispacciamento realmente sostenuti dal fornitore per fornire energia. La componente PPE può avere valore positivo (a debito del cliente) e negativo (a credito del cliente). L’importo sarà positivo se il cliente deve pagare la differenza perché gli importi effettivi sono superiori a quelli previsti.
Perdite sulle Reti: Cosa Sono e Perché si Pagano?
Le perdite sulle reti sono, letteralmente, perdite di energia elettrica sulle reti. L'energia elettrica viaggia dalle centrali ai gestori luce che l'hanno acquistata, durante tale percorso possono verificarsi perdite cosiddette "naturali" di energia. L'Autorità ha stabilito che venisse fissato un prezzo per tali perdite, vale a dire il:
- 10,4% dell'energia prelevata (per le utenze in bassa tensione)
La voce, come anticipato nel paragrafo precedente, è quella relativa al PE (prezzo energia) in cui finisce la spesa per perdite in rete. Quindi nel prezzo dell'energia sono incluse le perdite di rete nel mercato tutelato, mentre nel mercato libero le perdite di rete sono fatturate separatamente e possono essere trovate in bolletta (in quella Enel, Eni, Iren, A2A, Acea, etc).
IMPORTANTE Nel gennaio del 2022 il Mercato di Maggior Tutela verrà eliminato in favore del Mercato Libero. Per poter scegliere in tutta sicurezza il tuo nuovo fornitore chiama lo 02 8294 159902 8294 159902 8294 159902 8294 1599 o fatti richiamare da un nostro consulente.
La spesa per la materia energia nel mercato libero
Che cosa cambia per un cliente libero? In primis, l’utente può scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze per quanto riguarda il prezzo dell’energia che in questo caso non è fissato dall’Autorità. Poi, va detto che nel mercato libero l’utente può ricevere servizi extra inclusi nel contratto di fornitura, come sconti o promozioni speciali. Essere ben informati, in questo caso, è senza dubbio un buon modo per scegliere al meglio l'offerta più vantaggiosa per le proprie esigenze.
Come Gestire le Utenze di Luce e Gas? Valuta come gestire le tue utenze al meglio e come puoi ridurre i costi in bolletta a fine anno.
Aumento del costo della bolletta dell'energia
Il prezzo dell’energia elettrica dal 2004 è aumentato considerevolmente: da 0,12 euro per kWh è arrivato a 19,89 euro per kWh. E a proposito di aumenti, lo studio della società RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) sui costi nel mercato dell’energia non dà notizie buone al riguardo. La bolletta dell’energia aumenterà in futuro (con orizzonte 2030). In particolare, per la bolletta della luce si prevede un incremento della spesa per la materia prima energia e dei costi dei servizi di trasmissione e distribuzione.