Consorzio di bonifica alta Maremma
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In questo articolo scopriremo tutte le informazioni utili sul Consorzio di bonifica alta Maremma e, in generale, come funziona un Consorzio. Prima di tutto bisogna rispondere alla domanda principale per capire di cosa stiamo parlando e cioè cos'è un Consorzio di bonifica. Esso è un ente pubblico che viene amministrato dai propri consorziati che sono, a loro volta, tutti quei proprietari di immobili di ogni natura (ad esempio proprietari di terreni, di immobili e tanto altro) che ricadono all'interno del comprensorio di bonifica. Dunque un Consorzio pubblico ha il compito di coordinare interventi pubblici, ma anche attività private, nei settori che riguardano la difesa idraulica e quelli dell'irrigazione. Abbiamo appena citato i comprensori di bonifica. Si tratta di aree territoriali che vengono sia classificate che delimitate da ogni Regione e nella quale si ritrovano ad operare i Consorzi di bonifica. Gli Organi consorziali, invece, sono:
- il Consiglio (che viene eletto dai consorziati e che ha il compito di eleggere i successivi organi)
- la Deputazione (detta anche Giunta)
- il Presidente del Consorzio
Perciò, Giunta e Presidente del Consorzio sono eletti dal Consiglio dei consorziali. Dovete, poi, sapere che è possibile partecipare alla gestione dello stesso Consorzio. Infatti, ogni singolo cittadino che sia proprietario di beni immobiliari che rientrano in un comprensorio di bonifica, può proporsi, quindi candidarsi, alle cariche del Consorzio quando ci sono le elezioni. Queste ultime si hanno con una cadenza quinquennale (5 anni).
Le funzioni di un Consorzio
Un Consorzio ha diverse funzioni, tutte molto importanti e che riguardano le opere di bonifica. Tali funzioni sono quelle di:
- Progettare,eseguire, gestire e mantenere suddette opere di bonifica
- Concorrere alla realizzazione di attività atte alla difesa del suolo per evitare allagamenti e contenere alluvioni
- Gestire e utilizzare le risorse idriche al fine di uno sviluppo economico e sociale razionale
- Predisporre il piano generale di bonifica (che è uno strumento di pianificazione a disposizione della Regione predisposto da ogni Consorzio di bonifica per il comprensorio di propria competenza)
Mentre, per quel che riguarda le opere di bonifica bisogna sapere che si tratta, in pratica, di tutti i canali utilizzati per lo scolo e l'irrigazione, degli impianti idrovori di sollevamento (quegli impianti meccanici usati per il sollevamento d'acqua nelle bonifiche al fine di liberare il terreno dalle acque stagnanti) e di numeri altri manufatti idraulici. Le opere di bonifica appartengono al demanio dello Stato e della Regione (al complesso, cioè, dei beni appartenenti allo Stato o a enti pubblici territoriali quali regioni, province e comuni, destinati all'uso diretto o indiretto da parte dei cittadini) che sostengono anche le spese per l'esecuzione delle opere di bonifica. Invece la spesa per la manutenzione, la custodia e l'esercizio è sostenuta dai consorziati.
Prima dell'installazione di linee di distribuzione elettrica e del gas, quindi, occorrerà che ci sia un adeguato terreno in cui proseguire.
Divisione delle spese tra i Consorziati
Le spese tra i Consorziati vengono ripartite in ragione del beneficio che viene ricavato dalle opere e dalle attività di bonifica, in base ai criteri che vengono fissati nel Piano classifica approvato dalla Regione. Il Piano classifica è uno strumento che ha il compito di individuare e quantificare i benefici che gli immobili, che ricadono in un determinato comprensorio, riescono a trarre dalla bonifica. Il tutto attraverso l'utilizzo di parametri economici e tecnici. Tale Piano riesce a garantire, grazie a una ricerca approfondita, un'individuazione precisa e puntuale dei benefici e perciò un esercizio corretto del potere impositivo. Quest'ultimo viene assegnato, per legge, ai Consorzi di bonifica ed è il potere di imporre contributi ai consorziati al fine di fronteggiare le spese di gestione, manutenzione e custodia delle opere e degli impianti, oltre che di corretto funzionamento dello stesso Ente. Per quanto riguarda il Consorzio di bonifica alta Maremma, ricordiamo che tale denominazione fu ottenuta in seguito alla delibera del Consiglio Regionale della Toscana n.77 del 26 Luglio 2006.