Cosa sono i CCV in bolletta Luce? Ecco cosa devi sapere
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Hai trovato la sigla CCV in bolletta e vuoi sapere di che voce di costo si tratta? Cosa significa la sigla CCV luce? Trovi tutto ciò che ti serve sapere in questo articolo, da cos'è il CCV fino a dove trovare il suo valore e capire il suo impatto.
Quando riceviamo la bolletta della luce, spesso notiamo una serie di voci e sigle misteriose che compongono il totale da pagare. Se ti trovi su questa pagina, tra tutte queste sigle è stata proprio "CCV" a catturare la tua attenzione. In questa nostra guida esploreremo in dettaglio cosa sono i Costi CCV nella bolletta della luce, perché compaiono e come possono influenzare le nostre spese ed i costi.
Cos'è il CCV?
Il CCV è la voce di spesa che serve ad indicare in bolletta i costi della gestione commerciale della fornitura di luce. Vengono indicati in €/mese e compongono, insieme ad altre voci quali il costo al kWh e il costo di Dispacciamento, il prezzo finale della componente energia.
Ti stupirà, ma il significato di questa sigla può variare a seconda del fornitore che la utilizza! Per Enel Energia, ad esempio, CCV sta per "Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita", mentre per EniPlenitude significa "Costi di Commercializzazione e Vendita".
Ecco un'esempio di come puoi trovare la sigla esposta sulle pagine offerte di Enel Energia, in questo caso per l'offerta Enel Flex:
Altri fornitori, invece, per indicare questa voce di spesa utilizzano altre sigle, quali PCV, ovvero Prezzo Commercializzazione Vendita; oppure QVD, ovvero Quota Vendita al Dettaglio (una voce però relativa alle bollette gas della maggior tutela).
Quanto costa il CCV Luce?
Abbiamo detto che il CCV è una delle voci che vanno a comporre il prezzo finale e totale dell'energia, ma a quanto ammonta tale voce? Devi sapere che non si tratta di un costo univoco e sempre uguale per tutti i fornitori, a meno che non si tratti di fornitori nel mercato di maggior tutela (che terminerà però nel gennaio 2024).
Nel mercato di maggior tutela, infatti, il CCV è deciso dall'ARERA e sono quindi uguali per tutti i fornitori (nel terzo trimestre del 2023, la componente CCV definita da ARERA nel tutelato è pari a 69,17€/anno, ovvero 5,764€/mese).
Nel mercato libero invece, il CCV varia da fornitore a fornitore, dove può oscillare, per i clienti domestici, tra i 6€/mese (72€/anno) e i 20€/mese (240€/anno).
In definitiva, possiamo dire che l'impatto della voce CCV corrisponde circa al 25% di quanto si spende in totale in bolletta. Una percentuale che ha oscillato molto negli anni, soprattutto a causa della forte instabilità politica a seguito della guerra in Ucraina.
Dove trovare il CCV in bolletta?
Sappiamo che può non essere semplice leggere la bolletta e districarsi tra le tante voci previste, per essere sicuri quindi di trovare il valore CCV, puoi seguire questi passaggi:
- Verifica la voce "Spesa per la materia energia": In molte bollette, il costo del CCV è incluso all'interno di questa voce. Cerca una sezione denominata "Spesa per la materia energia" o simili
- Controlla le voci "Quota Fissa", "Commercializzazione Vendita" o "Altri Importi Materia Energia": Il CCV potrebbe anche essere elencato in voci simili. Dai un'occhiata a formule o sigle che indicano spese fisse o costi associati alla vendita dell'energia
- Cerca una sintesi degli importi fatturati: Nella tua bolletta, cerca una sezione o una tabella che riassuma gli importi fatturati. Il valore del CCV potrebbe essere elencato qui.
Tieni anche a mente che l'unità di misura utilizzata per il CCV potrebbe essere espressa in €/mese, €/cliente/mese o €/POD/mese. Se hai comunque difficoltà a individuare il CCV nella tua bolletta, puoi sempre contattare il servizio clienti del tuo fornitore per ricevere assistenza nella lettura e nella comprensione della bolletta.