Accensione Riscaldamento 2023-2024: Date e Zone d'Italia

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Le informazioni utili sull'accensione riscaldamento, per città e regione.
Le informazioni utili sull'accensione riscaldamento, per città e regione.

Se abiti in un condominio, potrebbe tornarti utile sapere quali sono le date per l’accensione del riscaldamento di casa previste dalla normativa nazionale durante l’autunno e l'inverno, così come i termini per lo spegnimento durante la stagione calda.

Quando si accende il riscaldamento?

Per chi abita in una villa indipendente o in una villetta a schiera, l'arrivo dell'autunno implica l'accensione del riscaldamento privato, senza limitazioni o termini. Invece per coloro che abitano in un condominio, questa operazione può dipendere da più fattori e non solo dalla decisione del singolo condomino.

L'accensione del riscaldamento condominiale è regolamentata dal D.P.R 412/93, che stabilisce appunto le date di accensione e spegnimento degli impianti. Inoltre, all'interno di questa documentazione sono previste anche il numero massimo delle ore giornaliere in cui può rimanere acceso l'impianto.

Un fattore che determina quando accendere il riscaldamento è sicuramente la zona e il comune dove si trova l'immobile. In ogni caso, se desideri sapere quali sono le date relative alla tua città, utilizza questo pratico strumento. Basta scrivere il nome del comune per scoprire questa informazione.

Scopri gli orari di Accensione Riscaldamento nel tuo Comune 🌡️

  • Agliè
  • Airasca
  • Ala di Stura
  • Albiano d'Ivrea
  • Alice Superiore
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Accensione riscaldamento 2024: le diverse zone

Nella stagione 2022-2023, le date di accensione dei riscaldamenti hanno imposto una diminuzione delle ore massime, viste le oscillazioni del prezzo gas dovute all'inflazione e ad alcuni eventi geopolitici che hanno interessato l'Europa e il mercato energetico. Il conteggio delle ore è stato confermato anche per l'anno in corso.
In questa tabella puoi trovare le 6 zone in cui è divisa l’Italia.

Zone climatiche, periodo e orari di Accensione Riscaldamento 2023/2024
ZONA CLIMATICA
PERIODO ACCENSIONE-SPEGNIMENTO
ORARIO
ZONA F
(Trento e zone alpine)
Nessun limite
Nessun limite
ZONA E
(Milano, Torino, ecc.)
15 ottobre – 15 aprile
14 ore al giorno
ZONA D
(Roma, Pescara, ecc.)
1 novembre – 15 aprile
12 ore al giorno
ZONA C
(Napoli, Caserta, ecc.)
15 novembre – 31 marzo
10 ore al giorno
ZONA B
(Palermo, Trapani, ecc.)
01 dicembre – 31 marzo
8 ore al giorno
ZONA A
(Lampedusa, Sud e Isole)
01 dicembre – 15 marzo
6 ore al giorno

A causa della crisi energetica che sta colpendo l'Europa e non solo, il governo ha deciso di introdurre alcune misure per ridurre i consumi di gas ed energia elettrica. Nello specifico, già nell'autunno 2022, le date di accensione del riscaldamento sono state cambiate, ad esempio con una riduzione di 15 giorni totali e la diminuzione di un'ora al giorno

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Accensione riscaldamento zona F: Trento e località montane

Conoscere più nel dettaglio le informazioni in merito alle zone per l'accensione riscaldamento può aiutarti a capire quali sono le date e i termini che includono la città in cui vivi. La zona F è quella che riguarda i Comuni più freddi del paese, come Cuneo, Trento e Belluno. Inoltre, include anche le aree montuose, dove si registrano Gradi Giorno superiori a 3.000.

In queste zone l’accensione del riscaldamento non prevede limitazioni, quindi è possibile accendere gli impianti in qualsiasi momento dell’anno.

Cosa sono i Gradi Giorno delle zone climatiche? L'Italia è divisa in sei zone climatiche identificate con le lettere dalla A alla F. Queste vengono divise in base ai Gradi Giorno (GG), cioè un indice che si basa sul clima medio di un Comune. Quindi la suddivisione non viene fatta in base a elementi come Nord/Sud, bensì alla temperatura.

Accensione riscaldamento Milano e zona E

La Zona E comprende diversi Comuni della Lombardia e del Piemonte, tra cui Milano e Torino, così come Bologna in Emilia-Romagna e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000.

Oltre a queste, sono inclusi nella Zona E anche altri importanti Comuni come: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L'Aquila e Potenza. Ciò che accomuna questi Comuni sono le temperature che non sono estremamente basse, ma che tendono comunque ad essere molto fredde.

La Legge prevede che l'accensione del riscaldamento in questi Comuni sia prevista dal 22 ottobre 2022 al 7 aprile 2023, con una durata massima giornaliera di tredici ore. Grazie a queste restrizioni è possibile ridurre il consumo di luce e gas, non solo per un fine di sostenibilità ma anche di risparmio e tutela del consumatore.

Accensione riscaldamento Roma e zona D

La Zona D, invece, include le province con Gradi Giorno compresi tra 1.401 e 2.100, per le quali è prevista l’accensione del riscaldamento dal 8 novembre al 7 aprile di ogni anno, per una durata massima giornaliera di undici ore. Questa riduzione è possibile in quanto si tratta di aree più calde rispetto alla zona F e alla zona E.

Tra le principali province della Zona D ci sono: Roma, Ancona, Genova e Firenze (in cui l'accensione dei riscaldamenti 2022 è stata anticipata al 14 ottobre), Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.

Zona C e l’accensione del riscaldamento a Napoli

La Zona C si caratterizza per un clima ancora più mite rispetto alle zone precedenti. Tra le province in questa area ci sono le province con Gradi Giorno compresi tra 901 e 1.400.

In queste aree, il riscaldamento può essere acceso dal 22 novembre 2022 al 23 marzo 2023, con una durata massima giornaliera di nove ore. Tra le principali province incluse nella Zona C ci sono: Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza e Taranto.

Zona B e date di accensione del riscaldamento a Palermo

A differenza delle precedenti, la Zona B è caratterizzata da un clima piuttosto caldo e comprende tutte le province con Gradi Giorno compresi tra 600 e 900. In queste province, i termosifoni possono essere accesi dal 8 dicembre 2022 al 23 marzo 2023, per un totale di sette ore al giorno.

Tra le province principali incluse nella Zona B ci sono: Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento, Messina e Catania.

Accensione riscaldamento nelle isole e nella zona A

La Zona A rappresenta la fascia climatica con la restrizione più elevata in merito ai tempi di accensione del riscaldamento. Infatti questa zona comprende gran parte delle province italiane più calde, cioè con Gradi Giorno inferiori a 600. A causa delle temperature miti di queste zone, la normativa prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti solamente dal 8 dicembre 2022 al 7 marzo 2023, per un massimo di cinque ore al giorno.

Nella Zona A rientrano principalmente solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.

Da cosa dipende la data di accensione del riscaldamento?

Come anticipato, le limitazioni riguardanti l'accensione del riscaldamento regolano il periodo espresso in giorni e l'orario massimo giornaliero in cui poter utilizzare gli impianti di riscaldamento.

In linea generale queste limitazioni si basano su tre elementi:

  1. La normativa nazionale, che è regolata principalmente dal DPR n. 412/1993 e dalla Legge n. 10/1991. All'interno di queste leggi ci sono le regole generali le relative alle zone climatiche e agli impianti termici.
  2. Le delibere delle assemblee condominiali dello specifico condominio, che stabiliscono le ore di accensione dei riscaldamenti sempre riferendosi alla normativa nazionale;
  3. Eventuali provvedimenti presi dal Comune in casi specifici, come condizioni metereologiche avverse che possono portare alla proroga dell'accensione degli impianti. Un esempio pratico è quello di Cesena e Pesaro che hanno dovuto posticipare lo spegnimento di qualche settimana a seguito delle basse temperature registrate ad aprile 2023.

Accensione riscaldamento autonomo vs centralizzato: le differenze

Spesso si confrontano gli impianti di riscaldamento autonomo con quelli centralizzati. Il primo, intuibile dal nome, prevede la massima autonomia nella gestione dell'impianto, ad esempio tramite la caldaia e il termostato interni, regolabili direttamente dal consumatore. Invece, in un impianto centralizzato la caldaia è unica e serve tutti i condomini.

Oggi viene spesso consigliato il primo sistema, in quanto permette di monitorare e gestire in modo più preciso i consumi. Ciò permette di risparmiare nella bolletta del gas ma anche di migliorare l'efficienza energetica degli impianti, ad esempio optando per una caldaia a condensazione.

In aggiunta a tutto ciò l'accensione del riscaldamento autonomo può essere personalizzata in base alle proprie esigenze, sfruttando anche le potenzialità delle offerte luce e gas e rendendosi più autonomi anche in termini di spese, come quelle di manutenzione.

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