Il nuovo Programma europeo GreenLight nei nuovi Stati membri

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Programma europeo GreenLight: tutti i risultati dell’iniziativa portata avanti dall’UE, con annesse le lezioni apprese attraverso tale progetto.

Programma europeo GreenLight: cos'è?

GreenLight, ma anche GreenBuilding, sono premi istituiti, dalla Commissione europea rispettivamente nel 2000 e nel 2005. Essi sono volti alla promozione della riduzione volontaria del consumo di energia da parte di organizzazioni pubbliche e private. Uno dei 12 vincitori del premio nell'edizione 2010 del programma GreenLight è il comune di Dagda, in Lettonia, che dopo aver aderito all'iniziativa nel 2007 ha ridotto dell'85% i suoi consumi energetici per l'illuminazione. Nell’altra categoria invece, GreenBuilding, due dei migliori progetti di rinnovamento, un immobile per uffici in Austria ed una scuola secondaria in Germania, hanno realizzato risparmi energetici di oltre l'80%. Queste iniziative contano oltre 700 partecipanti in tutta Europa. Essi risparmiano circa 545 GWh all'anno, pari all'energia utilizzata nello stesso periodo da due città europee di medie dimensioni. Numeri decisamente notevoli e incoraggianti. Abbiamo qui riportato i dati dell’anno 2010 che è uno dei più prolifici in termini di risparmio energetico da parte delle organizzazioni, siano esse pubbliche che private. New GreenLight estende il progetto GreenLight, lanciato nel 2000, ai nuovi stati membri dell'UE. Sotto GreenLight, le organizzazioni pubbliche e private si sono impegnate a ridurre il consumo energetico per l'illuminazione. New GreenLight è partita con l’intenzione di attirare almeno 101 nuovi partner pronti a fare lo stesso tipo di impegno e ottenere risparmi energetici superiori a 18 GWh all'anno. Diffonderà il know-how di GreenLight ai nuovi stati membri. Obiettivo decisamente centrato in pieno visti i dati elencati precedentemente già da GreenLight (con risparmi di 545 GWh all’anno!). I programmi GreenLight e GreenBuilding, gestiti dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (CCR), come si legge dal sito ufficiale, sono su base volontaria. Essi invitano le organizzazioni pubbliche e private a ridurre il consumo di energia nei propri edifici. GreenLight incoraggia i suoi partner ad installare sistemi di illuminazione efficienti dal punto di vista energetico, mentre l'iniziativa GreenBuilding promuove l'efficienza energetica degli edifici servendosi di diverse misure quali l'isolamento termico, sistemi efficienti di riscaldamento e raffreddamento, sistemi di controllo intelligenti, pannelli fotovoltaici e tanto altro, con l'obiettivo di puntare al risparmio energetico.

I risultati

I partner che hanno ricevuto il logo Greenlight hanno realizzato un risparmio energetico di 42,3 GWh. Molto più della stima iniziale di 18 GWh, come già accennato nel paragrafo precedente. La partecipazione a conferenze e seminari ha superato le aspettative. Oltre 290 persone hanno partecipato a seminari mentre più di 1100 hanno gestito conferenze (il 500% in più del previsto!). Fino a 15 nuovi partner GreenLight e 9 nuovi endorser hanno aderito al programma in ciascun paese partecipante. Il materiale promozionale è stato prodotto in otto nuove lingue.

Lezioni apprese

Dietro a questi successi a questi risultati tanto inaspettati quanto desiderati alla vigilia del progetto, c’è però un gran lavoro di informazione e supporto. Sono necessari un intenso supporto di marketing e negoziazioni individuali. In fine è portare l'attenzione dei proprietari e dei gestori di grandi edifici sulla questione dell'efficienza energetica dell'illuminazione. Bisogna, cioè, riuscire a far toccare con mano, i vantaggi reali che può portare a tali gestori, aderire a una di queste iniziative. Il progresso tecnologico è la principale forza motrice che promuove le fonti di luce ad alta efficienza energetica, ma la mancanza di costi di investimento e motivi organizzativi ne vietano l'uso ad ampio raggio. Il marchio di buona volontà di un programma europeo può essere molto importante nell'influenzare le decisioni istituzionali, ma anche i buoni servizi correlati sono necessari. È per questo motivo che l’impegno di chi cura tali iniziative è costante e senza sosta. Lo stimolare le società e gli enti pubblici e privati a presentare progetti nuovi sui quali investire è stata sicuramente una mossa vincente.  Sicuramente, anche nei prossimi anni, porterà sensibili risultati. La strada tracciata sembra essere, davvero, quella giusta.